Cultura e spettacolo

La rassegna, giunta alla undicesima edizione, in scena da venerdì al Teatro della Tosse
1 minuto e 49 secondi di lettura
di Dario Vassallo

E' un progetto che fin dall'inizio ha avuto come obiettivo programmatico il superamento delle classificazioni con le quali normalmente vengono definite le arti performative dal vivo, scegliendo di abbracciare una vasta gamma di espressioni artistiche in un dialogo integrato e continuo tra danza, circo, teatro, musica dal vivo, arti visive e nuovi media. Al Teatro della Tosse venerdì prende il via l'undicesima edizione di 'Resistere e Creare' con la direzione artistica di Marina Petrillo affiancata da un comitato artistico tutto al femminile.

Insieme grandi nomi della scena e giovani artisti

E' il primo appuntamento di un programma triennale scandito da tre parole chiave - Forme (2025), Spazio (2026) e Tempo (2027) - dove a grandi nomi della scena nazionale ed internazionale si affiancano giovani artisti e compagnie emergenti, italiane e non: “Iniziamo questo triennio - spiega Petrillo - dedicandolo alle Forme, la struttura visibile o invisibile dell'esistenza che scienziati, filosofi, artisti, cercano di domare, costruendone copie, costituite da complesse stringhe di codice in grado di descrivere e replicare una percezione, per poterla condividere in maniera sistemica".

Gli spettacoli

La programmazione 2025 presenterà spettacoli sui palcoscenici e in spazi non convenzionali alternati a momenti di dialogo, residenze e sostegni produttivi, incontri, laboratori e workshop. Inaugurazione dunque venerdì con 'Lobo Zena', un Festival internazionale del collettivo Poetic Punkers. Quattro saranno i titoli internazionali in prima nazionale: 'A deal with instinct' (5 aprile) che segna il ritorno della Carolyn Carlson Company con il progetto 'Islands' composto da tre brevi composizioni coreografiche; 'Glorious Bodies' di Piet Van Dycke (11 aprile) col suo stare al confine tra circo classico e contemporaneo; 'Dance'n Speak Easy' (17 maggio) dove si uniscono danza e burlesque e 'Beasts and Bodies' (5 dicembre) della compagnia tedesca Overhead Projects fondata e guidata da Tim Behren. Altri titoli internazionali in rassegna sono 'Beytna' della compagnia internazionale Maqamat fondata da Omar Rajeh, pioniere della danza contemporanea; 'Les Nuits Barbares' inno alla cultura mediterranea del franco-algerino Herve Koubi e 'We came to dance' della drammaturga iraniana Nasim Ahmadpour, una coreografia che rende testimonianza delle storie degli artisti del suo paese.

 

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