VENTIMIGLIA - Prosegue il dibattito sull'accoglienza francese dei migranti dopo l'intensificazione dei controlli al confine ligure.
A fare il punto ai microfoni di Primocanale è il senatore imperiese di Fratelli d'Italia Gianno Berrino, che già aveva definito il giovane afgano travolto sull'autostrada A10 il 7 novembre una 'vittima delle politiche francesi': "Sono amareggiato per quanto sta succedendo. Ormai da anni la Francia respinge circa ottanta migranti al giorno e le conseguenze, anche in termini di ferite e di vite umane patite dai migranti sono altissime, basta vedere tutti quelli che hanno perso la vita in autostrada, in ferrovia o sui sentieri montani che portano in Francia".
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"In questi ultimi giorni per l'intervento di una sola nave Ong c'è stata questa sorta di rappresaglia dei controlli alle frontiere che i francesi negano", prosegue Berrino.
"Basta andare a pochi chilometri dalla mia Sanremo. Ci sono file interminabili per i controlli a tappeto su tutte le macchine in entrata, e a volte anche in uscita, dal territorio francese"
"La situazione secondo me è intollerabile", spiega il senatore ligure che già si era detto molto critico nei confronti del paese d'oltralpe. "Sono profondamente turbato da questa vicenda. Sono di queste ore le immagini di Macron che a Parigi con le ruspe libera un campo di migranti lungo la Senna, con le tende ancora montate. Se si parla di umanità bisogna anche praticarla, parlarne e basta non credo abbia senso".
Riguardo alla situazione italiana aggiunge: "L'Italia non può essere giudicata come unico porto sicuro. Su questa vicenda, che giuridicamente ha delle basi solide, il governo italiano sta facendo la sua parte. Se il fenomeno migratorio investe tutta l'Europa non può pagarne le conseguenze solo l'Italia, non può farsi carico solo l'Italia di accogliere centinaia di persone disperate sul proprio territorio".
IL COMMENTO
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