ROMA - La conversione di questo decreto "va contestualizzata col piano di decarbonizzazione annunciato dal presidente di Acciaierie Italia, in un piano di investimenti anche da parte del socio privato. È un decreto che garantisce produttività allo stabilimento di Taranto e a quelli collegati in tutta Italia, da Novi Ligure a Genova, presupposto per dare prospettive anche alle oltre 200 aziende dell'indotto nel Paese". Lo ha dichiarato Ilaria Cavo, di Noi moderati, vicepresidente in commissione Attività produttive e relatrice della conversione in legge del decreto sulle misure urgenti per impianti di interesse strategico nazionale, il cosiddetto decreto ex Ilva.
"La X commissione - ha precisato la relatrice - non ha ritenuto di fare modifiche al testo presentato riconoscendo valore all'approfondimento fatto in Senato e condividendo, anche nella tempistica, l'impianto del decreto proposto dal governo per dare una risposta chiara, immediata a uno degli asset strategici della nostra economia, in carenza di liquidità anche a causa dell'aumento dei costi energetici. Quella dell'Ilva e' una storia complessa - ha aggiunto Cavo - dal 2012 determinata anche dal sequestro degli impianti di Taranto e da un susseguirsi di provvedimenti per cercare la sintesi tra le esigenze di produzione, occupazione, salute, ambiente. Un obiettivo che questo decreto, dove non a caso viene piu' volte utilizzato il termine 'bilanciamento', si pone".
IL COMMENTO
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