Anche a Genova l'aumento dei costi degli affitti ha portato a un calo dei contratti di locazione. A scattare la fotografia è Luca Del Guasta, presidente Fimaa Genova Confcommercio. "È evidente che l'aumento delle locazioni di carattere turistico sta generando anche da noi un aumento dei valori. E' un normale passaggio che si genere quando aumenta la domanda e diminuisce un l'offerta. Negli ultimi tre anni c'è stato un calo del 30% dei contratti di locazione a uso residenziale tradizionale". L'analisi sui dati è emersa nel corso della presentazione del "Borsino immobiliare 2025/2026" di Fimaa Confcommercio Genova. Si tratta strumento tecnico di riferimento per operatori del settore, investitori e cittadini interessati a comprendere l’andamento del mercato immobiliare genovese e provinciale.
A Genova dopo anni di calo demografico la popolazione è tornata a crescere raggiungendo i 562.672 residenti. Ma secondo le stime in città ci sono circa 40mila immobili sfitti. Molti preferiscono non affittare, nella maggior parte dei casi però si registra un problema legato allo sviluppo di B&B e abitazioni destinate a uso turistico. "Questo è un problema che anche da parte delle amministrazioni venga attenzionata. Abbiamo situazioni nelle quali le famiglie hanno difficoltà a trovare appartamenti in locazione" spiega Del Guasta.
Ma quali sono le zone più colpite da questo fenomeno? "Sicuramente il centro in generale, il centro storico dove aumentano i casi di chi investe in abitazioni per uso turistico e poi sicuramente le riviere" spiega il presidente di Fimaa Genova Confcommercio. L'aumento dei contratti d'affitto brevi è una delle cause, secondo i dati infatti si è registrato un vero e proprio boom con oltre 11mila. Il costo d'affitto più basso si trova in media nei quartieri di Pra', Palmaro e Cornigliano per quanto riguarda il Ponente cittadino; a Certosa e Rivarolo in Val Bisagno; a Principe per il centro; a Struppa in Val Bisagno, qui il costo minimo di un affitto è poco meno di 400 euro. Le case in affitto più care si trovano a Nervi ed Albaro con un massimo (in media) di 990 euro per un'abitazione da 80 metri quadrati alla genovese.
I costi nei diversi quartieri genovesi
Costi d'affitto molto diversi da zona a zona. L'analisi dei dati prende a riferimento un'abitazione alla genovese di 80 metri quadrati.
Ponente e Medio Ponente - A Voltri ad esempio si va dai 400 ai 605 euro di media di affitto mensile; a Crevari tra i 440 e i 660 euro; a Pra' tra i 385 e i 550 euro; a Palmaro tra 385 e 550 euro mensili; a Pegli tra i 550 e i 660 euro; a Sestri Ponente tra i 440 e 550 euro; Cornigliano tra i 385 e i 550 euro.
Valpolcevera - A Certosa il costo medio di un affitto mensile varia da 385 a 462 euro; a Rivarolo è tra i 385 e i 495 euro; a Bolzaneto è tra 418 e i 550 euro; a Pontedecimo è tra i 440 e 55o euro.
Centro Ovest e Centro Est - A Sampierdarena il costo medio di un affitto mensile varia da 440 a 550 euro; a Granarolo tra i 495 e i 605 euro; a Manin tra i 605 e i 825 euro; a Oregina tra i 440 e i 605 euro; a Principe tra i 385 e i 550 euro; a Castelletto tra i 715 e 880 euro; in centro storico tra i 440 e i 770 euro; a Genova centro tra i 715 e i 880 euro; a Carignano tra i 660 e i 935 euro.
Media Val Bisagno e Bassa Val Bisagno - A Molassana e Sant'Eusebio il costo medio mensile di un affitto è tra i 550 e i 660 euro; a Struppa è tra i 385 e i 495 euro; a Marassi è tra i 495 e i 605 euro; a San Fruttuoso è tra i 550 e i 605 euro.
Medio Levante e Levante - A San Martino il costo medio mensile di un affitto è tra i 660 e 825 euro; alla Foce è di 660 e i 880 euro; Ad Albaro è 825 e 990 euro; a Borgoratti e Apparizione è tra i 495 e i 660 euro; a Sturla è tra i 605 e 825 euro; a Quarto è tra i 660 euro e i 825 euro; a Quinto è tra i 660 e i 770 euro; a Nervi è tra i 770 e 990 euro.
La presentazione del "Borsino immobiliare 2025/2026"
L'analisi dei dati sull'andamento del mercato ha evidenziato come si registrino valori più bassi delle abitazioni nei quartieri di Cornigliano, Certosa e Rivarolo. Situazione opposta per Albaro e Nervi rispettivamente con 7.000 euro al metro quadro e 6.500 euro al metro quadro. Fuori Genova valor elevati a Santa Margherita Ligure e Portofino rispettivamente fino a 7.000 euro al metro quadro e 12.000 euro al metro quadro.
“Abbiamo lavorato a una nuova edizione del Borsino che tenesse conto delle principali dinamiche che hanno interessato il mercato negli ultimi due anni - Del Guasta, presidente di Fimaa Confcommercio Genova -. Dall’impatto dei tassi di interesse sulle compravendite, alla crescita delle locazioni brevi che ha inciso sull’offerta tradizionale, fino all’entrata in vigore della Direttiva Case Green, il nostro intento è stato quello di offrire un quadro il più possibile aggiornato e utile per chi opera nel settore o si appresta a farlo. Il Borsino è uno strumento completo, ma non può sostituire l’esperienza e la consulenza diretta di un agente immobiliare qualificato”.
“Iniziative come il Borsino rappresentano un riferimento utile e concreto per tutta la filiera - ha commentato Alessandro Cavo, presidente di Confcommercio Genova e vicepresidente vicario della Camera di Commercio -. E’ un esempio positivo di come il sistema associativo possa offrire strumenti pratici, costruiti con competenza, a servizio del tessuto economico e della cittadinanza”.
“I dati che emergono dal Borsino Immobiliare confermano che Genova è una città che mantiene stabile l’interesse nel mercato immobiliare - ha detto Mario Mascia, assessore del Comune di Genova all’Urbanistica -. Il territorio mostra un recupero interessante nelle quotazioni dell’ultimo periodo, grazie anche all’effetto positivo dei numerosi progetti di rigenerazione e infrastrutturazione fisica e digitale del territorio che l’Amministrazione sta portando avanti, i quali generano interesse per chi sceglie Genova come luogo in cui vivere o investire”.

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IL COMMENTO
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