Politica

rafforzare la propria autonomia, materiale e psicologica, tutelando l’integrità fisica e dignità
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di Giorgia Fabiocchi

GENOVA - Aumentare il numero delle case rifugio per le donne vittime di violenza. È questo il monito della Lega, attraverso le parole del suo consigliere regionale e componente della II Commissione Salute e Sicurezza sociale Mabel Riolfo. "Le case rifugio per per le donna e i loro bambini sono poche: 4 a Genova, 2 alla Spezia, una a Savona e una a Imperia. Queste strutture sono abilitate a ospitare complessivamente soltanto 40 persone. Una terza casa è in fase di autorizzazione nello Spezzino, ma per il Ponente ligure il numero rimane del tutto insufficiente.

La Lega ha quindi depositato un ordine del giorno che impegna la giunta regionale ad assumere ogni idonea iniziativa affinché, anche attraverso la Conferenza Stato-Regioni, ne venga implementato il numero in Liguria. Tenendo conto che con il Dpcm del 22 settembre 2022 nella nostra regione nel 2023 le case rifugio avranno un riparto complessivo di circa 320 mila euro e che Regione Liguria, con la legge n. 12/2007, ha voluto porre l’accento sul sostegno alle donne vittime di violenze per consentire loro di rafforzare la propria autonomia, materiale e psicologica, tutelando l’integrità fisica e dignità nel rispetto della loro riservatezza e sicurezza, anche dei bambini".

 

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