Esperienze di vita autonoma e opportunità di partecipazione sociale sono alla base del "Progetto Valore Aggiunto", iniziativa nata dalla collaborazione tra Comune di Genova, Fondazione Onlus Cepim e Civ di Sarzano-Sant'Agostino. Obiettivo del progetto, spiega il Comune, è supportare, attraverso l'inclusione lavorativa, la realizzazione personale, l'autonomia e l'integrazione sociale di ragazzi, tra i 18 e i 30 anni, con disabilità intellettiva di origine genetica e rara. Il progetto prevede il coinvolgimento delle prime realtà commerciali che hanno aderito e che accoglieranno all'interno della propria sede alcuni ragazzi con disabilità intellettiva che potranno scoprire le varie attività. Gli educatori della Fondazione genovese Cepim accompagneranno i ragazzi, supportandoli nell'elaborazione delle proprie capacità, con lo scopo di fare emergere potenziali competenze che potranno poi essere la prima base di un futuro stage aziendale.
"L'obiettivo è una Genova sempre più inclusiva - spiega il presidente del Consiglio comunale Carmelo Cassibba -. Avere un obiettivo quotidiano è vitale per persone affette da disabilità. Partecipare ad attività che esulano dalla stretta cerchia familiare è fondamentale".
"Creare occasioni di inclusione lavorativa è un punto di partenza imprescindibile - commenta l'assessore alle Pari opportunità Francesca Corso -. I disabili hanno subito più di altri la pandemia, è il momento di recuperare".
"L'idea - ha detto la delegata ai Grandi eventi Federica Cavalleri - è quella di un modello sociale che prevede un adattamento dell'ambiente e delle strutture istituzionali alle esigenze di un singolo individuo".
IL COMMENTO
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