ROMA - È stato presentato oggi alla Camera il Decreto Lavoro del governo di Giorgia Meloni. Secondo la deputata del Partito democratico Valentina Ghio il Dl rischia di far crescere la precarietà, aumentare le disuguaglianze, non tutelare i lavoratori e agevolare i contratti precari. Questo il senso del discorso dell'ex sindaca di Sestri Levante, intervenuta oggi alla Camera.
"Mentre i numeri confermano l’aumento del precariato in Italia come nella città metropolitana di Genova dove, stando ai dati Inps elaborati dall’Ufficio economico della Cgil, nel primo trimestre del 2023 sono stati registrati 1.539 assunzioni in meno rispetto allo stesso periodo del 2022, con una contrazione pari del 5,5%, il governo, invece di analizzare la situazione e invertire la rotta, promuove misure che aumentano la precarietà e rendono il lavoro sempre più povero" ha spiegato Valentina Ghio.
Il Decreto lavoro che è stato votato alla Camera e "faciliterà il rinnovo dei contratti a termine che possono essere prorogati in assenza di una contrattazione anche fino a 24 mesi". Per Valentina Ghio si tratta di "una misura che, insieme all’innalzamento del limite dei voucher ora elevato a 15mila euro annui, in alcuni settori, diminuisce fortemente la qualità dei rapporti di lavoro. Si tratta di segnali chiari di una direzione di individualizzazione spietata del rapporto di lavoro e che va a scapito del lavoratore, che non viene sostenuto e tutelato, ma precarizzato ancora di più".
"Il mancato sostegno alle persone e ai giovani non occupati, che non sempre riescono a trovare lavoro o se lo trovano lo stipendio non è sufficiente per garantire una vita autonoma, complice anche l’inflazione che ha fortemente diminuito il potere di acquisto, amplificherà le disuguaglianze. Con questo decreto anziché contrastare la povertà si sceglie di contrastare i poveri e di rendere i giovani sempre più precari e poco tutelati. È questo il futuro che il governo immagina per il Paese? Come Partito Democratico abbiamo presentato diversi emendamenti per invertire questa rotta, ma sono stati puntualmente respinti e addirittura oggi in commissione ne è stata negata la discussione, con un approccio alla democrazia decisamente discutibile soprattutto su un tema così importante", osserva Ghio.
"Questo decreto contribuisce, ancora una volta, ad aumentare le vite precarie di tante e di tanti nel nostro Paese: per affrontare il tema del lavoro con serietà servono investimenti non tagli, servizi efficienti non misure discriminatorie ma a questo governo non sembra interessare", conclude Ghio.
IL COMMENTO
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