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Secondo l'assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone c'è ancora tanto da fare ma se questa mareggiata non ha causato un disastro come nel 2018 è stato perché negli anni sono stati investiti oltre 300 milioni di euro
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di Giorgia Fabiocchi

GENOVA - Le frane che hanno colpito i quartieri genovesi di Castelletto e Trasta hanno messo in evidenza la forza delle numerose piogge che si sono abbattute in città e in regione nell'ultimo mese e mezzo (sono caduti circa 600 ml di piogge nelle ultime tre settimane). "È chiaro che i terreni saturi possono avere dei cedimenti, sono segno dell'attenzione che bisogna avere in queste giornate - ha spiegato a Primocanale l'assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Giampedrone -. I terreni al momento sono impregnati d'acqua".

Genova si trova di fronte a due situazioni differenti: in un caso (frana tra via Cabrini e via Acquarone) c'è una condizione privata che può essere collegata a qualche mancata manutenzione, piuttosto che a colamenti d'acqua infiltrata; dall'altra (frana a Trasta) si parla di una situazione di versante incline a problematiche che vengono affrontate direttamente dalla Protezione civile. La buona notizia è che il tempo nei prossimi giorni sarà sereno dal punto di vista climatico. A Borzonasca intanto, nell'entroterra genovese, entro la giornata di oggi dovrebbe essere ripristinata la viabilità, con un lento ritorno alla normalità.

"Abbiamo stanziato 1,5 milioni di euro di Protezione civile per ristorare i Comuni per la somma urgenza e per un graduale ritorno alla normalità, entro la giornata di oggi o quella di domani potremo avere un computo totale dei danni al patrimonio pubblico, legato soprattutto alle mareggiate dei giorni scorsi - ha aggiunto Giampedrone -. Abbiamo inoltre stimato 50 milioni di euro da chiedere al governo, con annesse schede puntuali, da parte di Comuni e Camere di Commercio, con danni al litorale e al patrimonio commerciale molto significativo".

Secondo l'assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone c'è ancora tanto da fare ma se questa mareggiata non ha causato un disastro come nel 2018 è stato perché negli anni sono stati investiti oltre 300 milioni di euro. "Siamo stati lungimiranti per il sistema di protezione civile per ricostruire e migliorare le capacità di resilienza, insieme a stanziamenti per contrastare i danneggiamenti. È necessario riavviare un altro piano per la tutela del territorio e, nonostante il rischio zero non esista, siamo disponibili a investire altri fondi. Il nostro obiettivo è tutelare infrastrutture, attività commerciali e la vita dei cittadini" ha chiosato l'assessore alla Protezione civile Giampedrone. 

 

 

 

 

 

 

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