GENOVA - Dal Partito democratico ad Azione e nel giro di pochi mesi con una carica da segretaria regionale del partito di Carlo Calenda. Questa l'ascesa dell'ex consigliera dem Cristina Lodi, chiamata da oggi a dirigere Azione in Liguria, facendo da collante tra tutti i territori e gli amministratori locali. Nel segno, come ha sempre fatto Lodi, dell'associazionismo e del coinvolgimento, come insegna il suo percorso politico.
Visibilmente emozionata, la neo segretaria fissa a Primocanale i prossimi obiettivi. "Dobbiamo crescere, giorno dopo giorno, come il nostro partito ha fatto dal 2019, con la capacità di diventare sempre più attrattivo per l'elettorato" commenta Cristina Lodi. Repubblicano e progressista, così si definisce quotidianamente Carlo Calenda, tutte le volte che gli chiedono da che parte si schiera, a destra o a sinistra. L'ex ministro si piazza al centro, in scia al modello di Macron in Francia, senza aprire, almeno apparentemente, ad alleanze e coalizioni. Questo però, può valere, sempre che sia la strada giusta da intraprendere, solo a livello nazionale. Perché a livello locale le coalizioni sono il sale della governabilità, e nel centrosinistra Savona docet.
"Noi dobbiamo lavorare su una proposta attrattiva che spinga le persone a mettersi in campo, dobbiamo trovare soluzioni e risolvere i problemi, oltre alla crescita del partito e al consenso da accrescere in regione - aggiunge Cristina Lodi -. Dobbiamo partire dalle persone, che sono più importanti delle proposte. I cittadini sono stufi di assistere a certi rimpalli, bisogna richiamare alla concretezza della politica".
Cristina Lodi quale sarà la prima "Azione" che metterà in campo?
Il primo appuntamento sarà quello di mettere in campo una decina di temi prioritari per la regione: sanità, scuola, lavoro, transizione ecologica e tutto quello che è declinato al rispetto del territorio, attraverso il rapporto con gli amministratori locali, con idee che dovranno confrontarsi con gli altri partiti, avendo posizioni precise che contrastino sovranismo e populismo.
Insomma, Cristina Lodi al momento non apre ufficialmente ai prossimi appuntamenti ai tavoli di confronto del centrosinistra ma allunga la mano sui contenuti. Messaggio che arriverà, forte e chiaro, alle orecchie e sul telefono del segretario regionale del Partito democratico Davide Natale, che proprio a Primocanale ha dichiarato di lavorare a un "campo larghissimo" in vista delle Regionali 2025 (LEGGI QUI).
Come si vede Cristina Lodi tra un paio d'anni? Quale scranno vorrebbe occupare?
Un segretario ha un tempo di due anni, io tra due anni mi vedo a conclusione di un percorso che porti Azione a essere più presente sul territorio regionale, un partito a cui le persone facciano riferimento per tornare al voto e poi vorrei vedere gli iscritti contenti di essere con noi. Poi tutto ciò che succederà e arriverà dopo lo condivideremo e decideremo insieme, ma l'obiettivo è che le persone tornino a fidarsi della politica con la P maiuscola.
IL COMMENTO
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