Il decreto Milleproroghe 2024 è diventato legge: è stato infatti varato il 28 dicembre dal consiglio dei ministri e interesserà lo slittamento dei termini fiscali e legislativi, oltre al mondo del lavoro. Il testo è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 dicembre e presenta diverse novità. Il provvedimento contiene disposizioni importanti riguardo il dimensionamento scolastico, le proroghe sui concorsi pubblici e i provvedimenti della PA, ma anche nuove scadenze sulle assunzioni e gli aggiornamenti per il personale interno ai ministeri.
Il testo normativo approvato dal Consiglio prevede che le Regioni, per l’anno scolastico 2024/2025, devono completare il dimensionamento della rete scolastica entro il 5 gennaio 2024, seguendo specifiche modalità. È concessa inoltre alle Regioni la possibilità di attivare un numero aggiuntivo di autonomie scolastiche, non eccedente il 2,5% dei posti di dirigente scolastico e direttore dei servizi generali e amministrativi.
Il testo proroga, sino al 31 dicembre 2024, l’autorizzazione ad assunzioni a tempo indeterminato relative al comparto sicurezza-difesa e al Corpo nazionale dei vigili del fuoco in aggiunta alle facoltà assunzionali previste nell’ambito della vigente dotazione organica.
Il Decreto prevede anche lo slittamento di diverse attività delle Pubbliche Amministrazioni: fino al 31 dicembre 2024 consente l’utilizzo temporaneo di un contingente di segretari comunali e provinciali da parte del Dipartimento della funzione pubblica; mentre fino al 30 giugno 2026 proroga la durata massima di 36 mesi dei contratti del personale assunto a tempo determinato addetto all’ufficio per il processo e la durata massima di 36 mesi dei contratti del personale assunto a tempo determinato per il supporto alle linee progettuali per la giustizia del Pnrr.
Tra le novità anche i termini dei contributi ai lavoratori, in norme riguardanti l'assistenza e la prevenzione: consente il rimborso dei contributi versati oltre il massimale annuo della base contributiva e pensionabile fino al 31 dicembre 2024; sospende i termini di prescrizione per gli obblighi contributivi dei dipendenti pubblici, collaboratori coordinati e continuativi, e figure simili fino al 31 dicembre 2024; posticipa il termine per i versamenti contributivi previdenziali assistenziali delle Pubbliche Amministrazioni fino al 31 dicembre 2024, consentendo deroghe agli ordinari termini prescrizionali senza l’applicazione di sanzioni o interessi di mora, per adempiere agli obblighi dovuti alla Gestione sostitutiva dell’INPGI-AGO.
Il testo prevede che l’obbligo di invio della fatturazione elettronica per i medici e gli operatori sanitari subisce un rinvio di un anno. Il testo cioè estende al 31 dicembre 2024 il divieto di fatturazione elettronica per i soggetti Iva che effettuano prestazioni o cessioni sanitarie (operatori sanitari) nei confronti di consumatori finali persone fisiche (non soggetti Iva).
Arriva poi la beffa, soprattutto per i liguri (considerando quello che subiscono da anni), che riguarda l'aumento dei pedaggi autostradali, fino a +2,3% (che corrisponde all'indice d'inflazione - Nadef 2023/2024). Gli adeguamenti rispetto a tali incrementi tariffari, in difetto o in eccesso, sono definiti con l’aggiornamento dei PEF. Inoltre, il testo differisce al 30 marzo 2024 il termine per la presentazione, da parte delle società concessionarie per le quali è intervenuta la scadenza del periodo regolatorio quinquennale, delle proposte di aggiornamento dei piani economico-finanziari (PEF). Infine, proroga, al 31 dicembre 2024, il termine per il perfezionamento dell’aggiornamento dei piani economici finanziari dei concessionari autostradali.
Il Decreto interviene anche in materia di infrastrutture e trasporti: slitta al 30 giugno 2024 il termine per l’applicazione delle disposizioni relative ad alcuni interventi finanziati con risorse del Pnrr e del Pnc relativi a procedure di affidamento semplificate per l’incentivazione degli investimenti pubblici; proroga al 31 dicembre 2024 il termine di decorrenza del divieto di circolazione di veicoli a motore delle categorie M2 e M3, adibiti a servizi di trasporto pubblico locale, alimentati a benzina o gasolio con caratteristiche antinquinamento Euro 2 e prevede per tali veicoli la possibilità di derogare al divieto di circolazione; slitta al 30 giugno 2024, il termine entro il quale trova applicazione, in relazione agli operatori economici con sede operativa collocata in aree di crisi industriale che abbiano acquistato nei dodici mesi successivi alla cessazione dello stato di emergenza da Covid19 stabilimenti o aziende ubicate in dette aree, la procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara per l’affidamento delle attività di esecuzione di lavori, servizi e forniture di importo pari o superiore alle soglie Ue.
Il Decreto Milleproroghe 2024 stabilisce anche che il termine per il completamento del collegamento inter-amministrazioni per il rilascio dei permessi di soggiorno viene prorogato di un anno. Ovvero fino al 31 dicembre 2024.
IL COMMENTO
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