È stato presentato nei giorni scorsi, nella sala Nassirya del Senato, il disegno di legge a prima firma di Luca Pirondini sull'inserimento del reato di omicidio sul lavoro. Il senatore genovese del Movimento Cinque Stelle lavora da mese al ddl che ha come scopo quello di limitare ed eliminare gli infortuni e le morti sul lavoro. I numeri, impietosi, parlano chiaro: più di mille nel 2022, più di mille nel 2023 e nel 2024 si registra già un incremento del 20% nei primi mesi.
"Credo che qualcosa vada fatto, delle leggi già ci sono ma se guardiamo i dati non sono per nulla efficaci - spiega a Primocanale il senatore del Mov5s Luca Pirondini -. Il nostro disegno di legge vuole lavorare sulla prevenzione e vuole chiarire meglio tutto ciò che c'è da rispettare, in fase preventiva è legato al dl 81 del 2008, in modo che i datori di lavoro possano avere regole da rispettare in loco". Insomma, si tratta di una misura preventiva perché non si piangano più morti sul lavoro. "Se non vengono rispettate queste misure volte alla sicurezza abbiamo previsto che si aumentino le pene, se non rispettate - ha aggiunto Pirondini -. Non è accettabile che per fare maggiore profitto si risparmi sulla sicurezza, tutto questo non è ammissibile".
Oggi in Italia tre persone al giorno muoiono sul posto di lavoro, un dato inquietante e che deve far riflettere tutti, a partire dalla politica. "Si tratta del disegno di legge che ripristina la tutela di chi lavora ma anche dei datori di lavoro che devono poter operare nella certezza di aver messo in sicurezza i loro dipendenti - ha concluso Pirondini -. Si tratta di un punto di civiltà che spero venga appoggiato anche da tutte le altre forze politiche e che sia quindi trasversale".
IL COMMENTO
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