LIGURIA - La doppia vittoria, su due binari paralleli, di Giorgia (Giorgia Meloni ndr) ed Elly (Elly Schlein ndr), è stata "rovinata" dal primo partito in assoluto, quello dell'astensionismo. Come era ampiamente prevedibile circa il 50% degli elettori ha deciso di non recarsi alle urne. In Liguria è quasi testa a testa tra Fratelli d'Italia, primo partito con il 26,7%, e Pd (26,2%), ma il dato che balza agli occhi e che non può essere ignorato è quella percentuale pari al 50,61% di coloro che si sono recati alle urne. Nel 2019, sempre per le Europee, votò il 58,5% degli aventi diritto, mentre alle Politiche del 2022 si superò il 64%. Che le Europee siano da sempre poco attrattive non è una novità, insomma non c'è da stupirsi, ma il netto calo consumatosi deve far riflettere la politica tutta. In provincia di Genova l'affluenza si è fermata al 49,35%, ben lontana da quel 56,57% del 2019.
L'astensionismo in Liguria è risultato più spiccatamente marcato rispetto al resto del Nord Ovest, dove ha votato circa il 55% degli aventi diritto. Un risultato nell'aria, soprattutto dopo la maxi inchiesta giudiziaria che si è abbattuta sulla Regione dal 7 maggio scorso. I cittadini hanno scelto i proprio partiti, indicando una strada, quella del bipolarismo, tra centrodestra e centrosinistra, ma lanciando un messaggio preciso: "siamo delusi". Un dato che verrà analizzato dopo la corsa al calcolo dei voti di oggi, e che dovrà far riflettere anche i due partiti principali, che hanno vinto questa tornata elettorale, Fratelli d'Italia e Partito Democratico. Per ciò che riguarda invece le Amministrative, sono stati 125 i comuni chiamati al voto, la Liguria registra un’affluenza del 58,79% (era 64,05% all’ultima tornata), in particolare la provincia di Genova mostra il valore più basso (54,73%) e quella di Savona il più alto (63,35%), comunque in lieve calo rispetto all’anno scorso.
IL COMMENTO
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