Politica

Arriva poi il messaggio ai leader dei partiti nazionali di centrodestra: "Devono tenere conto della volontà dei loro rappresentanti liguri"
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di Giorgia Fabiocchi

GENOVA - C'è attesa nel centrodestra per l'incontro, ancora da confermare dalla procura, con il presidente (sospeso) Giovanni Toti. La richiesta è partita proprio dall'ex forzista, che vuole incontrare i suoi assessori, fedelissimi, e gli esponenti liguri dei partiti di maggioranza, da Edoardo Rixi (Lega) a Carlo Bagnasco (Forza Italia) passando per Matteo Rosso (Fratelli d'Italia). Tra coloro con cui Toti vuole confrontarsi c'è l'assessore alla Formazione, della sua omonima lista, Marco Scajola (a lui si aggiungono l'assessore Giacomo Giampedrone e il presidente ad interim Alessandro Piana ndr). C'è innanzitutto "un aspetto umano - sottolinea Scajola - che ci dev'essere anche in questa vicenda, e poi c'è il piacere di poter rivedere Giovanni, il nostro presidente, dopo tutte queste settimane". Ma dall'aspetto più emotivo, si passa, inevitabilmente, a quello più politico. "Credo che un confronto serva e possa essere un momento per un'analisi da fare di persona, e sono ben contento che Giovanni abbia chiesto di parlarmi" ha aggiunto a Primocanale l'assessore Marco Scajola.

Sul tavolo non c'è quell'ipotesi che, da oramai un mese e mezzo, trasuda nelle aule politiche ed extrapolitiche, ovvero le dimissioni del presidente Giovanni Toti. "Siamo in un momento importante, durante un'indagine, e quindi ci vuole il nostro rispetto - ha proseguito Scajola -, siamo convinti dell'innocenza del presidente ma questo non può giustificare la dimissione del governatore che è stato eletto democraticamente nel 2020 dai cittadini liguri con una amministrazione che sta lavorando e sta andando avanti". La maggioranza è coesa, il messaggio che da più parti arriva dal centrodestra e per ribadirlo, qualora ci fossero dei dubbi, ci ha pensato l'assessore al Demanio di Regione Liguria, che ribadisce i continui incontri all'interno dell'alveo dei partiti che guidano la giunta. "La nostra volontà politica è quella di andare avanti e di lavorare ogni giorno, e questo non può non essere tenuto in considerazione" ha aggiunto Marco Scajola. Assessore, parlerete di politica? "Sicuramente sì, vedremo cosa vorrà dirci lui ma parleremo anche di questo".

La prima regola in politica, è che non ci sono regole. E lo sa bene il presidente (sospeso) Giovanni Toti, ma lo sa altrettanto bene anche l'assessore regionale Scajola. E allora arriva il messaggio ai partiti romani, da FdI a Forza Italia, passando per la Lega. "Tutto è possibile e ne abbiamo viste tante ma i partiti nazionali devono essere loro a confrontarsi per primi con i rappresentanti locali, sia in regione che nei comuni - rimarca Scajola -. Sono certo che sentirebbero una voce sola che dice di andare avanti e di lavorare, perché abbiamo ancora molte cose da fare e che stiamo facendo. Ma ognuno si comporta con lealtà nei confronti della situazione e sono sicuro che lo faranno anche in futuro". Giovanni Toti ha potuto contare, fino a oggi, su una maggioranza compatta e granitica intorno alla sua figura, ma è atteso alla prova del nove dopo il confronto, qualora sarà concesso, sull'analisi politica che emergerà dai colloqui. 

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