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Si vota domenica 23 e lunedì 24 giugno, rispettivamente dalle 7 alle 23 e dalle 7 alle 15
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LIGURIA - Da Ponente a Levante la Liguria è pronta a testare nuovamente il "sentiment", termine inflazionato ma molto efficace, della politica locale. Dopo la prima tornata elettorale dell'8 e 9 giugno scorsi, quando si è votato per le Europee e le Amministrative, come preannunciato i comuni di Sanremo e Rapallo sono chiamati alle urne per scegliere il prossimo sindaco e rinnovare il consiglio comunale. Il motivo? Come temuto dagli stessi protagonisti, non è stato raggiungo il 50%+1 che avrebbe consentito l'elezione diretta. Le date da cerchiare sul calendario sono quelle di domenica 23 e lunedì 24 giugno, rispettivamente dalle 7 alle 23 e dalle 7 alle 15.

Partiamo dalla città dei Fiori: al primo turno il candidato di centrodestra sostenuto da Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia Gianni Rolando si è attestato al 42,4%, mentre il candidato civico Alessandro Mager si è fermato al 32,3%. Al terzo posto, fuori dal ballottaggio, si è piazzato con il 19,9% delle preferenze il candidato di centrosinistra, sostenuto dal Partito Democratico, Fulvio Fellegara. E potrebbe passare proprio dal sindacalista il futuro di Sanremo, dopo il suo endorsement al civico Mager LEGGI QUI. Una decisione che ha scatenato la reazione del centrodestra e del candidato Rolando LEGGI QUI. Uno scontro a distanza che troverà risposta solo nelle urne, con la decisione dell'elettorato del Pd.

Ecco, se volessimo analizzare questa presa di posizione di Fellegara, la sensazione è che possa stridere alquanto l'idea che l'elettorato dem decida di votare per colui che è espressione del sindaco uscente Biancheri (ex volto del Pd che negli anni ha "abbandonato" il partito - e probabilmente anche i suoi ideali - per avvicinarsi all'alveo di centro-destra). Senza tralasciare un altro particolare: Mager è un uomo che piace molto al primo cittadino di Imperia, ex esponente di spicco di Forza Italia, Claudio Scajola. Anche in questo caso la sinfonia potrebbe stonare, soprattutto per chi si è riconosciuto negli corso degli anni nella politica "democratica e progressista" e nella vicina provincia ha combattuto l'ex ministro. Insomma, lineare da una parte la reazione veemente di Gianni Rolando e dei partiti di centrodestra, altrettanto conforme potrebbe essere il rifiuto della cittadinanza dem nelle urne di Sanremo.  

Uno scenario molto simile si è concretizzato anche a Rapallo, dove la candidata del centrodestra Elisabetta Ricci ha ottenuto il 45,20% dei voti, contro il 25,14% del candidato civico Armando Ezio Capurro. Già consigliere regionale e sindaco di Rapallo, Capurro era all'epoca un indipendente che aveva sostenuto l'ex presidente della Regione Claudio Burlando. Anche in questa circostanza il Partito Democratico, che aveva candidato Francesco Angiolani, ha deciso di appoggiare, con il proprio simbolo, Capurro.

Una doppia presa di posizione, nelle due riviere della Liguria (lontane ma vicine tra loro), che potrà restituire ancora una volta, dopo l'election day dell'8 e 9 giugno, la reazione ma soprattutto il posizionamento politico dei cittadini. Soprattutto di quelli del Pd. Insomma, le indicazioni dal partito sono state chiare, ma l'esito finale lo esprimeranno gli elettori, che potrebbero anche non ritrovarsi nella richiesta dei dem e dei propri candidati. A prescindere dall'esito finale, sia a Sanremo che a Rapallo è andata in scena una campagna elettorale senza esclusioni di colpi, soprattutto nelle ultime due settimane. E alla mezzanotte di stasera, venerdì 21 giugno, scatterà il silenzio elettorale. 

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