Dopo l'annuncio ufficiale delle dimissioni di Giovanni Toti da Governatore di Regione Liguria (LEGGI QUI), sono arrivate le reazioni da parte della politica alla notizia appresa. Toti ha lasciato al suo avvocato, Stefano Savi, una lunga missiva in cui commenta la sua decisione (LEGGI QUI).
Queste le parole dell'assessore Giampedrone, raggiunto da Primocanale sotto la sede di Regione Liguria, la persona che ha consegnato ufficialmente le dimissioni di Toti: "Voglio ringraziare Toti, questo è l'ennesimo sacrificio che compie per la nostra regione. Ci auguriamo ritorni a essere al più presto un uomo libero".
La prima a rilasciare una nota è stata la Lega: "In Liguria siamo di fronte all’ennesimo tentativo di sovvertire il voto popolare usando inchieste e arresti. La Lega non si fa intimidire e i cittadini sapranno rispondere democraticamente riconfermando il centrodestra che ha rilanciato la Regione da tutti i punti di vista".
Raggiunto telefonicamente da Primocanale il capogruppo della Lista Toti in Regione Alessandro Bozzano: "Decisione inevitabile. Sono contento così: il mio parere personale è che sono contento per l'uomo Giovanni Toti, per il presidente che è, che è stato e chissà che in futuro non lo sarà di nuovo. Si apre uno scenario nuovo, speriamo ci porti a fare ragionamenti omogenei e sinergici. Il civismo è condizione necessaria per entrambe le proposte di governo in campo dovranno fare".
Gianni Berrino, senatore Fratelli d’Italia: "Finisce il ciclo di un presidente che ha cambiato la Liguria, radicalmente. Rispetto la scelta dell’uomo Giovanni Toti, perché troppo spesso ci si dimentica che i politici sono anche essere umani con le loro debolezze, le loro forze, le loro emozioni e i loro affetti".
"Il nostro più sincero ringraziamento a Giovanni Toti per l'incredibile lavoro svolto e per il grande contributo che ha dato alla crescita della nostra amata regione. La sua dedizione, il suo impegno e la sua visione hanno portato risultati tangibili e inequivocabili". Così Vince Genova ha salutato e ringraziato il Presidente della Liguria Giovanni Toti alla notizia delle sue dimissioni.
Il commento del MoVimento 5 Stelle Liguria a firma del capogruppo regionale del M5S Fabio Tosi con il collega di Gruppo Paolo Ugolini: "Finalmente. Era dall’8 maggio che chiedevamo il doveroso passo indietro di Giovanni Toti. E come abbiamo sempre detto, la Liguria non poteva rimanere appesa alle sue vicende giudiziarie, per le quali si difenderà nelle sedi opportune. Il nostro è sempre stato un giudizio politico. Oggi si sono concretizzate le sue dimissioni: era l’ora. Dispiace che si sia arrivati a questo epilogo dopo aver tenuto la Regione in ostaggio per 2 mesi e mezzo. Ora si restituisca la parola agli elettori, la cui decisione è e sarà per noi sempresovrana”.
Sempre dai Cinque Stelle, il commento del senatore Luca Pirondini: "Con notevole e grave ritardo Giovanni Toti si è dimesso, interrompendo finalmente una situazione paradossale di paralisi nella quale aveva trascinato la Regione. Adesso lui potrà affrontare la sua vicenda giudiziaria senza tenere in ostaggio le istituzioni e le esigenze del territorio, la palla passa ai cittadini che potranno scegliere che strada prendere per il futuro della Liguria".
Scrive in una nota il capogruppo di Linea Condivisa in Consiglio regionale Gianni Pastorino: "È fondamentale che le donne e gli uomini liguri possano nuovamente esprimersi e scegliere un nuovo governo per la regione".
In una nota, Davide Natale segretario PD Liguria scrive: “Quanto avvenuto oggi è la certificazione del fallimento di Toti e della sua politica. Una politica che ha anteposto gli interessi di pochi a quelli dei liguri pensando a una sorta di impunità che è teorizzata anche da altri esponenti del centrodestra ligure e nazionale. Il giudizio non è della magistratura e della legge ma è figlio del mandato elettorale. Ora si deve aprire una nuova pagina che sappia guardare al futuro e che rompa un sistema che ha relegato la Liguria a un ruolo marginale nello scacchiere nazionale. Si parta dal no secco al trasferimento della nave rigassificatrice e si metta al centro il tema sanitario e quello del lavoro”.
Così il consigliere regionale del Partito Democratico Enrico Ioculano: "E' stato abbandonato dai suoi e ha tirato i remi in barca, negli giorni di consiglio era visibile la tensione nel centrodestra. Hanno estromesso Toti e suoi dalle riunioni, da quelle che erano le trattative del centrodestra e la tegola del rigassificatore è stato l'ultimo atto.
"Toti si e' dimesso. Era ora, verrebbe da dire. Adesso è il momento di unire le liguri e i liguri attorno a un progetto di governo democratico e trasparente: l'opposto di quanto visto in questi anni, nei quali il bene comune è stato schiacciato da un sistema molto più interessato a favorire interessi particolari. Mettiamoci al lavoro, per la Liguria si volta pagina". Lo dichiara l'europarlamentare ligure del Pd Brando Benifei.
"Finalmente Giovanni Toti si è dimesso, anche se con molto ritardo. Sono passati 80 giorni in cui la Liguria è stata ferma, paralizzata, tenuta a i domiciliari con lui" è il commento della segretaria del Partito Democratico Elly Schlein.
A pubblicare il suo commento su X è stato Carlo Calenda: "Toti è un nostro avversario. La valutazione sulla sua gestione è negativa. I profili di conflitto di interessi sono quanto di più estraneo alla prassi di Azione si possa immaginare. Ma forzare le dimissioni di un Governatore attraverso l'imposizione di misure cautelari a pioggia è indegno di uno Stato di diritto. Così come indegno è usare le inchieste come fondamento di un confronto politico. Non è stata un bella pagina per la democrazia italiana".
Italia Viva "starà insieme al centrosinistra per le Regionali, anche in Liguria", dove "la candidatura verrà presentata dalla coalizione". Lo ha detto il leader di Iv, Matteo Renzi.
"Dopo 80 giorni di privazione della libertà, dopo un pronunciamento del tribunale del Riesame incomprensibile persino al ministro della Giustizia, arrivano le dimissioni di Giovanni Toti dalla presidenza della Regione Liguria. Una scelta sofferta che gli permetterà sia di difendersi e dimostrare con maggiore efficacia la propria innocenza, sia di rivendicare con chiarezza il buon governo della Regione ed il grande lavoro fatto in questi anni da tutto il Centrodestra, che i cittadini hanno premiato con un voto a grande maggioranza". Lo afferma il presidente di Noi Moderati Maurizio Lupi.
Scrive su X la ministra del Turismo, Daniele Santanchè: “Hanno costretto Toti a dimettersi in cambio della libertà. La chiamano giustizia. E se poi tra qualche anno, come già successo con altri politici, Toti venisse assolto?”.
"Senza entrare nel merito dell'inchiesta giudiziaria in corso, non avendone né titolo né competenza, la Cisl auspica che la Regione possa avere in tempi ragionevoli una guida solida e con la giusta visione di crescita e sviluppo. Ci appelliamo, in questo senso, a tutte le forze politiche affinché si riporti al centro del dibattito pubblico il futuro del territorio. Lavoro, sanità, infrastrutture, benessere delle persone, opportunità di crescita per le nuove generazioni: sono questi i temi che devono animare l'agenda politica ligure in vista del prossimo appuntamento elettorale". Così Luca Maestripieri, segretario generale della Cisl.
"Rispetto la decisione di Giovanni Toti certamente sofferta. Non posso però non rilevare che la pressione della Magistratura è stata veramente enorme su questa vicenda. Ora è il momento di preparare le elezioni e di vincere con un centrodestra unito che sappia, accanto alle presenze politiche, valorizzare le presenze civiche e del territorio". Lo dichiara il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri.
" E' l'epilogo di una vicenda ingiusta. Una vicenda che, ancora una volta, sancisce la fine anticipata di un mandato elettorale democratico per mano della magistratura, con serie riflessioni sull'equilibrio dei poteri che andranno prima o poi affrontate e risolte. E' triste dover assistere a tutto ciò, ma oggi quella di Giovanni Toti, a cui sono umanamente vicino, è una decisione saggia. Avrà ancora più possibilità di affermare la vertà dei fatti" Lo ha dichiarato l'ex ministro e attuale sindaco di Imperia e presidente dell'omonima provincia Claudio Scajola.
"Giovanni Toti, in questi nove anni, ha cambiato il volto della Liguria portando idee nuove e lavorando senza sosta ogni giorno. Oggi è certamente un giorno triste ma speriamo che, con le dimissioni date con grande responsabilità, possa tornare al più presto libero". Il commento dell'assessore regionale Marco Scajola.
"La Liguria è tra le poche regioni in Italia che non è intervenuta con una ordinanza per vietare il lavoro nei cantieri e nei vivai nelle ore più calde della giornata e questo è solo un esempio delle emergenze che la Regione dovrebbe immediatamente risolvere. In alcune regioni si sono concordati con le organizzazioni sindacali protocolli e accordi contro i rischi connessi al lavoro quando le temperature diventano proibitive, azioni a tutela della salute che la Cgil Liguria sollecita con forza "dal 7 maggio scorso la Liguria sta vivendo una situazione di stallo" commenta Maurizio Calà Segretario Generale Cgil Liguria. "Bisogna andare velocemente al voto sia per far esprimere i liguri sia perché sono troppe le questioni aperte che hanno bisogno di importanti correzioni di marcia: troppe persone attendono risposte serie a problemi concreti a partire dalla salute alle infrastrutture, alle tante vertenze aperte sulle quali vanno assunte responsabilità precise ed immediate”.
"Oggi si chiude un ciclo politico e se ne apre un altro - scrive in una nota la senatrice Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva -. Mi sono battuta contro Toti nel 2015 e, anche a causa di una inchiesta giudiziaria, ho perso. In questi 9 anni la Liguria è tornata indietro su sanità e opportunità di crescita. Per questo siamo sempre stati all'opposizione in questi anni, e lavoreremo con le altre minoranze per costruire una alternativa. Io e Toti siamo e saremo su fronti opposti, oggi e in futuro. Non gli ho mai fatto sconti ma voglio comunque salutarlo da un punto di vista istituzionale. Si può essere avversari politici, ma c'è un tempo per scontrarsi e un tempo per salutarsi con rispetto".
"Le dimissioni del presidente Toti, che ho accolto con grande tristezza e amarezza, meritano il massimo rispetto da parte di tutti, sia per le circostanze nelle quali sono maturate, sia in ragione del fondamentale contributo che egli ha portato per il cambiamento e la rinascita della Liguria dopo tanti anni di declino e immobilismo - dichiara Claudio Muzio, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale -. Il fatto che un presidente di Regione democraticamente scelto dai cittadini debba giungere a questo passo non a sèguito di libere elezioni deve in ogni caso fare riflettere chiunque abbia a cuore i principi costituzionali, a partire dall’art. 1, secondo cui la sovranità appartiene al popolo, e dall’art. 27, secondo cui un cittadino è innocente fino a sentenza definitiva.
"Ringraziamo Giovanni Toti per il lavoro svolto in questi nove anni; ha ereditato una Liguria messa in ginocchio dalle giunte di sinistra e l'ha rilanciata con grande forza, investendo su infrastrutture, sviluppo turistico e crescita economica - affermano in una nota il l'onorevole Matteo Rosso, coordinatore regionale di Fdi, il senatore Gianni Berrino, l'onorevole Maria Grazia Frijia, gli assessori della giunta regionale ligure Simona Ferro e Augusto Sartori, il capogruppo in Regione Stefano Balleari e la consigliera Veronica Russo -. A breve i liguri saranno chiamati a scegliere tra continuare ad andare avanti, o restituire la Regione ad una sinistra che ha tenuto in ostaggio la Liguria per decenni e riporterebbe indietro le lancette della storia
IL COMMENTO
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