In questi giorni si dibatte molto sull’opportunità o meno di accorpare le elezioni di autunno di tre regioni in un'unica data. Liguria, Umbria e Emilia Romagna hanno teoricamente date diverse: la Liguria sarebbe la prima il 26/27 ottobre, data derivante dalla convocazione da parte del presidente facente funzioni Alessandro Piana a seguito della dimissioni del presidente Toti.
L'Umbria potrebbe andare nella prima settimana di novembre, mentre l'Emilia Romagna sarebbe il 17/18 novembre.
L’eventuale "election Day", che definirebbe un’unica data per le tre regioni non sarebbe cosa semplice in quanto non è sufficiente un consiglio dei ministri, che si prevede per la prima settimana di settembre, per accorpare le date ma serve un accordo politico tra tutte le forze per evitare un eventuale ricorso in caso di sconfitta del centrosinistra. Il centrodestra, se facesse il decreto come CDM, non potrebbe contestare l’accorpamento in tempi oltre i 90 giorni previsti per legge che infatti hanno determinato la data per la Liguria del 27/28 ottobre.
Sembra che il centrosinistra non voglia alcun accorpamento sebbene in Emilia è prevedibile la vittoria della sinistra con il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, che dagli ultimi sondaggi viene dato vincente con il 52% contro il 44% della candidata civica Elena Ugolini, appoggiata dal centrodestra.
In Umbria la data delle elezioni potrebbe essere il 10/11 novembre. Non addivenire ad un accordo per l’election Day può significare che il Viminale debba dedicare ben tre settimane alle varie date, una diversa per ogni regione, causando un incremento di costi elettorali per decine di milioni di euro.
E questo per pure strategie elettorali, questo perché, alcuni partiti, potrebbero ritenere che differenziare le date sarebbe favorevole consentendo un effetto domino anche sulle elezioni seguenti.
Se le elezioni liguri saranno il 26/27 ottobre la raccolta di firme per chi decidesse di creare liste da presentare, come Uniti per la Costituzione di Crucioli-Morra, che non sono rappresentate in parlamento, sarebbe necessaria entro il 10 settembre. Tempi davvero molto stretti, con 500 firme da raccogliere su Genova e 250 per ogni altra provincia.
IL COMMENTO
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