Politica

Le nostre telecamere seguiranno il deputato dem a partire dalle 10.30, come concordato con il suo staff per esigenze di agenda
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di Giorgia Fabiocchi - Silvia Isola

GENOVA - Torna l'appuntamento con il format di Primocanale "Un giorno con il candidato" e dopo Marco Bucci, è la volta di Andrea Orlando, che trascorre la giornata accompagnato dalla nostra troupe e da Silvia Isola. È anche l'occasione per vedere il dietro le quinte di una classica giornata di campagna elettorale.

Come concordato con lo staff di Orlando, dopo aver consultato la sua agenda, la giornata di Primocanale con il deputato dem è partita alle 10.30. Le nostre telecamere hanno seguito l'ex ministro da Genova verso il porto della Spezia dove ha avuto un incontro con i lavoratori. Poi ancora durante il pranzo a casa della sua famiglia. La giornata sarà accompagnata, pari passo, come nel caso di quella con Marco Bucci, dai nostri social. E sarà proprio da lì che potrete interagire con noi e con Andrea Orlando. 

Come prima tappa, il frontman del centrosinistra, incontrato in via Garibaldi a Genova, è salito a bordo del nostro van. Questa mattina Orlando ha partecipato a un confronto con gli altri candidati alla presidenza. "È stato un confronto stringato e due domande di un minuto con un appello di 30 secondi, fatalmente si dicono degli slogan un po' ripetitivi ma queste sono le regole, Bucci non ha voluto fare tribune e questo crea un po' di confusione nella discussione" racconta il candidato del centrosinistra. 

Andrea Orlando racconta il suo percorso professionale che dura da oltre 30 anni. "Il mio percorso prima alla Spezia e poi a Roma, dove ho fatto il ministro quattro volte (Lavoro, Giustizia, Ambiente ndr) credo che sia un bagaglio importante utile anche alla Liguria, molte opere sono ferme anche per le difficoltà nel rapporto con le strutture centrali e questo mi consente di ricostruire relazioni internazionali di cui ha bisogno la Liguria, conosco tante persone grazie al mio passato e questo penso che sia molto utile. Prima di fare il ministro sono stato eletto in consiglio comunale alla Spezia nel 1990, poi ho fatto l'assessore all'Urbanistica".

Al centro del dibattito politico c'è il tema della sanità e sono numerose le domande che arrivano dai telespettatori, sia durante la nostra diretta che nei nostri social. "Un po' di reputazione penso di essermela costruita. Io non dico che faremo gli ospedali ma dico che andremo avanti a lavorare per riuscirci. Noi nell'arco dei 5 anni faremo gli ospedale che sono all'interno del piano socio sanitario. Sulle liste d'attesa, le case di comunità e i medici di base credo che serva un lavoro faticoso che dovremo fare negli anni. Non potremo ridurre tutto in pochi mesi, ma le ridurremo del 15% il primo anno, fino al 25% il secondo anno e poi lavoreremo su tempi accettabili. I cup ci dicono che non c'è lista aperta e non si sa quando dare appuntamento. Il nostro obiettivo è anche quello di spostare i soldi che sono andati alla sanità privata e ad Alisa, alla sanità pubblica. Bisogna migliorare la contrattazione nazionale per migliorare la remunerazione delle prestazioni e del lavoro, dovremo anche intervenire sui costi delle case. Per questo voglio che l'agenzia della casa regionale si occupi più in generale dell'abitare. Servono case a basso prezzo o accettabile per chi viene a lavorare in Liguria. Gli infermieri guadagnano poco, gli affitti sono troppo alti, si deve intervenire su questo". Arriva poi l'annuncio di Andrea Orlando: Nei cinque anni di governo inaugureremo il Felettino". 

L'accusa, che arriva dal centrodestra, è che Orlando e la sua coalizione siano "quelli del no", soprattutto sulle infrastrutture. "È una totale invenzione, ho firmato la valutazione di impatto ambientale della Gronda nel 2014, hanno perso nove anni e i prezzi sono aumentati, oggi non ci sono i soldi per fare quell'opera. Poi penso che per alcune opere non ci sia esigenza, per esempio per quanto riguarda la funivia del Lagaccio e quella di Forte Begato. Penso che si siano opere che vadano ripensate, ed è giusto avere un collegamento che riguardi la direttrice dello Skymetro, ma così realizzata va contro i principi di sicurezza idrogeologica. Per quanto riguarda le opere, quelle già finanziate e progettate le vogliamo realizzare, sono 23 o 24 in tutto, ce ne sono tante che sono programmate ma non sono né progettate né finanziate. Mentre lavoriamo per nuove infrastrutture dobbiamo fare che siano efficienti quelle che ci sono. E la situazione delle autostrade la vedono tutti".

Orlando affronta anche il tema del trasferimento dei depositi costieri: "La soluzione proposta fino a questo momento dal centrodestra non è attuabile perché va contro il piano regolatore portuale. La nostra idea è portarla sulla nuova diga, dobbiamo vedere se si può fare ma noi pensiamo di sì, altrimenti troveremo una soluzione diversa". E poi proprio sulla diga aggiunge: "Si sta facendo un pasticcio e non sono stati trovati i materiali, ma si fa un decreto che fa finta che si possa fare. Lo stanno già scrivendo il decreto ma nessuno si prende responsabilità. Della diga non si parla, bisogna seguirla per realizzarla".

Poi rapida sosta nella pasticceria del cuore per comprare dei dolci, successivamente un veloce pranzo insieme alla famiglia a casa dei genitori. Così si scopre il lato più familiare di Orlando. I genitori e la sorella raccontano l'Orlando bambino e poi adolescente e ragazzo. Tra le passioni quella per la lettura, il cinema, i francobolli e la corsa per mantenersi in forma. Il tutto in un impegno politico iniziato già in giovanissima età.  

Non poteva mancare una sosta nella sua casa di origine, quella che un tempo era dei nonni e adesso è diventata sua ("Ci torno ogni volta nel weekend, quando non sono a Roma" spiega). Tra libri, quadri, in particolare quella del suo idolo Claudio Villa, Orlando si racconta, prima di recuperare un paio di camicie e di ripartire per Savona, poi Ventimiglia e infine Genova. Nel frattempo, durante il tragitto sul van di Primocanale, c'è anche il tempo per sottoporsi a un test musicale, avendo scoperto la sua passione per il Festival di Sanremo, soprattutto quello degli anni '60 e '70. Andrea Orlando riesce a riconoscere l'ultimo brano di Annalisa, "Semplicemente". E non mancano i complimenti per quella che definisce "una star e orgoglio della Liguria".