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Primocanale offre un contributo scientifico all’analisi del voto in vista delle prossime elezioni. Per questo ha commissionato alla società Tecnè, uno dei leader nazionali nelle rilevazioni demoscopiche
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di a.p.

Primocanale offre un contributo scientifico all’analisi del voto in vista delle prossime elezioni. Per questo ha commissionato alla società Tecnè, uno dei leader nazionali nelle rilevazioni demoscopiche, un sondaggio settimanale che, da qui ai quindici giorni precedenti la consultazione, ci aiuterà a tastare il polso dell’elettorato genovese. I primi sondaggi hanno approfondito la situazione delle elezioni a Genova concentrandosi su partecipazione, intenzione di voto e conoscenza dei candidati. Ad analizzare i sondaggi Luca Sabatini, professore dell'Università di Genova e Carlo Buttaroni, amministratore delegato azienda Tecnè

 

La prima domanda posta è quella che riguarda quando si andrà a votare a Genova per l'elezione del nuovo sindaco. La maggior parte spiega di non sapere quando si andrà a votare (43,2%), il 29,1% risponde che si andrà a votare nel primo semestre del 2022. Il 20,7% pensa che l'elezione del primo cittadino è fissata per la seconda parte dell'anno. Mentre ottengono voti marginali le risposte di chi pensa che si andrà a votare nel 2023 (4,3%) o nel 2024 (2,7%).

"Il momento in cui si decide sono gli ultimi giorni prima del voto. Tutto quello che avviene prima contribuisce a decidere il gesto elettorale" spiega Buttaroni. 

La seconda domanda dei sondaggi chiede agli interessati se conosce alcuni dei nomi dei possibili candidati sindaco di Genova. Qui i voti sono abbastanza netti: il 76,7% cita il sindaco uscente Marco Bucci che si ripresenterà alla ricerca di un secondo mandato. Un 43,1% degli intervistati risponde invece di non sapere nemmeno un nome dei candidati alla corsa a Tursi. Un 26,2% delle persone a cui è stata fatta la domanda cita il candidato del centrosinistra Ariel Dello Strologo mentre il 9,8% nomina il senatore Mattia Crucioli. 

E' un risultato normale quello di Bucci così come quello degli altri - analizza Sabatini -. Le percentuali riflettono la notorietà dei candidati all'interno della città. Qui di Dello Strologo è una candidatura molto recente. La normalità è che con una opportuna comunicazione tutti i candidati dovrebbero aumentare la notorietà, meno Bucci perché parte da un risultato già più alto degli altri"

La terza domanda fa riferimento invece alla partecipazione al voto. In questo caso il risultato divide gli intervistati con una predominanza a favore di chi ha intenzione di presentarsi ai seggi. Il 56,4% degli intervistati ha infatti manifestato intenzione di recarsi al voto mentre un 43,6% spiega di propendere per l'astensione. 

"Questo è un dato che ci attendevamo in una città come Genova - analizza Buttaroni -. Rispetto alla media nazionale Genova è un pelo sopra la partecipazione al voto. In questo momento è un risultato né buono né cattivo, è in linea con i dati storici di Genova. Nelle ultime amministrative a livello nazionale ricordiamo che l'astensione è stata sopra il 50%". 

La quarta e ultima domanda del sondaggio è quella che analizza le preferenze di voto. "Se si votasse domani per le elezioni del sindaco di Genova, chi preferirebbe votare tra Marco Bucci, Ariel Dello Strologo, Mattia Crucioli e altri? Il 55,9% ha risposto il sindaco uscente Marco Bucci. Il 37,7 il candidato del centrosinistra unito Ariel Dello Strologo distaccato dunque di oltre 18 punti percentuali secondo il sondaggio. L'1,7% ha mostrato l'intensione di votare Mattia Crucioli mentre il 4,7% ha risposto che voterebbe altri possibili candidati.

"Questa è una fotografia di oggi e non vuole essere predittiva di quale sarà il risultato finale - spiega Sabatini -. Inoltre riflette la notorietà dei candidati sindaco e riflette anche la situazione delle coalizioni a livello nazionale. E' possibile di mutamenti ma dà una chiara evidenza della situazione ad oggi".

L'amministratore delegato di Tecnè Buttaroni commenta: "Conta la notorietà e conta l'amministrazione della città in questi anni. Ci sono due elementi che rendono più solido Bucci: prima di tutto la gestione del crollo di ponte Morandi, la seconda è la pandemia Covid, in questo secondo caso abbiamo infatti assistito un po' in tutte le città a un consolidamento dell'amministrazione presente. Inoltre poi Bucci è al termine del primo mandato: questo rappresenta un vantaggio che il sindaco uscente di solito si gioca".

NELLA FOTOGALLERY QUI SOTTO I RISULTATI DEL SONDAGGIO

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