Politica

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di Matteo Angeli

La situazione del centrosinistra è talmente ingarbugliata che ogni giorno tutti i mezzi di informazione "sfornano" nomi di candidati e ipotesi di coalizioni ma nessuno sa veramente come finirà. Non lo sanno i media perché non lo sa neppure chi dovrebbe saperlo.
Ricorda un pò la storia della bella di Torriglia “tutti la vogliono nessuno la piglia” che diventa “sindaco centrosinistra tutti ne parlano nessuno ci piglia”.

Dentro il Pd e nell’intera coalizione di centrosinistra è un tutti contro tutti ed ora si  aggiunge anche la durissima lettera inviata alla Schlein  del saggista Andrea Acquarone leader dell’area civica liberal  socialista  di” Tocca a noi”. Acquarone nella lettera attacca frontalmente i vecchi poteri forti del partito democratico rei, secondo lui, di voler imporre un loro candidato. Poi dettagliando nomi e cognomi dei colpevoli, scrive  “hanno gestito i suoi appetiti in maniera talmente avida e maldestra che rischia quasi certamente di perdere”.

Sicuramente il sondaggio di Primocanale, commissionato a Tecné, una delle  primarie società italiane di indagini, ha fornito dei dati difficilmente contestabili sebbene non piacciano a qualcuno e ha sicuramente contribuito al dibattito.

 


Anche se è stato fatto un comitato genovese del Pd, composto da ben dieci politici locali e nazionali, che avrebbe il compito sia di dialogare con i possibili alleati, sia di arrivare ad un candidato sindaco condiviso, per ora solo fumate nere.
Il fatto è che, dietro a questo comitato politico elettorale, si muovono i veri poteri del partito che restano legati a nomi storici. Troveranno loro un accordo per arrivare alla scelta del candidato? Orlando e il suo segretario regionale Natale vorrebbero Alessandro  Terrile, avvocato ed oggi manager pubblico che ha una indubbia capacita’ amministrativa e già’ segretario del partito nel 2013.
Claudio Burlando invece spinge fortemente Federico Romeo giovanissimo “under 30” del partito recentemente eletto a consigliere regionale.
Il terzo incomodo è Armando Sanna che, pur essendo schleiniano, non sarebbe gradito dal duo spezzino Orlando-Natale, Proprio quest’ultimo, lo ha attaccato pesantemente sui giornali con una risposta forte e determinata del segretario provinciale Simone D’Angelo.
Intanto Sanna proprio ieri nella sua Sant’Olcese ha giocato ancora d’anticipo, con la prima assemblea della sua associazione “InCresci- ta”, descritta come "realtà genovese attiva nel mondo civico, politico, culturale e sociale" e con la "missione di disegnare una Genova nuova, proiettata al futuro e libera dai vecchi schemi".
E intanto restano aperte le ipotesi anche sulla candidatura di politici “nazionali” qualora la scelta dovesse essere presa da Roma nel caso il comitato genovese, e i suoi riferimenti, non riuscissero a dipanare la matassa.

 

La confusione e gli alleati in subbuglio

E’ evidente ormai che la confusione è tale che, ovviamente, anche giornalisti politici possono lavorare solo di fantasia o con notizie che durano dalla mattino alla sera. Perché ogni giorno cambia tutto anche se di fatto non cambia niente. Noi continuiamo a monitorare la situazione provando a entrare ogni giorno nella nebbia fitta che avvolge il centrosinistra.
Intanto diversi possibili alleati della coalizione esprimono dubbi e dicono con chiarezza che non sanno se entreranno nella coalizione: dal Movimento 5 Stelle ad Azione per arrivare a Italia Viva. Ma è tutto vero o sono solo strategie elettorali?
Il Movimento 5 Stelle potrebbe avere anche già concordato con il Pd di correre da solo. Infatti va ricordato che le elezioni comunali prevedono il doppio turno ed è quindi previsto il ballottaggio ma solo se una coalizione non raggiunge ll 50,01%. Il centrosinistra teme di perdere al primo turno? In tal caso andare separati col Movimento potrebbe facilitare il passaggio al ballottaggio e consentire ai pentastellati al primo turno di prendere più  voti con un suo candidato sindaco anziché andare nel mucchio tutto insieme.
Ma anche queste sono solo ipotesi.
Non è la prima volta che si vedono queste battaglie nel Pd e così, forse, non è casuale che da molti anni abbia perso tutte le elezioni dal Comune di Genova a quelle regionali.

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