Politica

Parla il vice di Marco Bucci: dall'Agricoltura alle tensioni in consiglio regionale passando per le Comunali di Genova
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di Giorgia Fabiocchi

Dopo l'esperienza (da fulmine a ciel sereno) a presidente ad interim della Regione, con la maxi inchiesta che si è abbattuta sulla Liguria il 7 maggio scorso, Alessandro Piana è stato scelto come vicepresidente di Marco Bucci. Recordman di preferenze tra i candidati della Lega alle Regionali di ottobre 2024, ha mantenuto una delle deleghe su cui ha lavorato di più, quella all'Agricoltura. Secondo del presidente Bucci, Piana ha sciolto poco prima del voto la sua ricandidatura, che è culminata con la carica di vicepresidente.

Vicepresidente, come sta andando la sua esperienza al fianco di Marco Bucci?

"L'approccio è stato positivo, è piacevole lavorare con Marco, ha lo stesso metodo che ha avuto da sindaco del Comune di Genova, dove era abituato a individuare il problema ma soprattutto a risolverlo in un lasso temporale molto breve. Ecco, lo stesso approccio ce l'ha anche in Regione ed è molto, diciamo così, esigente nei confronti di tutti gli assessori. Però ripeto, è molto piacere lavorare in questo modo perché si riescono a dare delle risposte in tempi brevi, e ci auguriamo sempre più brevi soprattutto per quanto riguarda quei bandi che vedono interessati ognuno di noi per le proprie materie di competenza e che riguardano la cittadinanza e il settore produttivo".

Assistiamo spesso in consiglio regionale a un clima a dir poco surriscaldato, sarà anche l'atmosfera da sfida elettorale per le Comunali di Genova, ma come si riesce a mantenere un clima più pacato, visto da fuori, che acuisce sicuramente l'astensionismo?

"Io credo che già nella domanda ci sia una parte di risposta: le comunali di Genova probabilmente contribuiscono ad accendere ancora di più il clima in consiglio regionale. Devo dire che è un'assise importante perché è un'assise legislativa, quindi credo che anche la possibilità che hanno le minoranze di fare l'attività ispettiva e di proporre degli ordini del giorno, e quindi approfondire diverse argomentazioni e portarle in votazione all'interno del consiglio, contribuisca maggiormente ad aumentare quella che è l'attività politica. Non condivido nemmeno io un clima troppo acceso, un dibattito troppo acceso e soprattutto determinate parole che arrivano sia da una parte che dall'altra, quindi diciamo così in maniera molto laica mi sento di dire questo. Ho vissuto anche l'ultima parte della precedente legislatura quando ero presidente facente funzioni e devo dire che si andava oltre le righe, oltre il normale dibattimento. Non porta mai bene questo e il risultato elettorale lo ha dimostrato perché quando si vogliono portare personalismi all'interno di un consiglio regionale si rischia sempre di far aumentare quella disaffezione, che c'è già evidente nei confronti della politica in generale".

Parliamo della sua delega all'Agricoltura, in questi giorni è stato a Roma per un'importante convention proprio sull'agricoltura; che ruolo ha quest'ultima nella nostra regione?

"L'agricoltura è importante nella nostra regione sebbene a livello territoriale rappresentiamo circa lo 0,4% della superficie agricola nazionale. Abbiamo un'agricoltura di precisione, un'agricoltura molto tecnologica, se andiamo a vedere il settore della floricoltura, se andiamo a vedere il settore delle aromatiche dove un fiore su tre è ligure a livello nazionale, un'aromatica su quattro è sempre ligure, dove abbiamo un grande settore florovivaistico, dove abbiamo un grande settore per quanto riguarda l'olivicoltura e la viticoltura. È un'agricoltura in trasformazione che ha bisogno di attenzioni, soprattutto di bandi mirati per quanto riguarda determinati argomenti e soprattutto determinate tempistiche. Con il nuovo CSR, ovvero il complemento di sviluppo rurale molto più in linea con quelli che sono anche i tempi e i cambiamenti socio-economici, abbiamo l'opportunità e soprattutto una sfida importante che è quella di centrare veramente quelle che sono le esigenze dei territori, delle associazioni, delle categorie in tempi sempre più ristretti. È un settore in crescita, questo fa sperare bene, abbiamo l'Euroflora fra poche settimane qua a Genova che torna nel porto della città e rappresenta veramente quel settore trainante che è la floricoltura, sia in termini economici, 450 milioni di euro, sia in termini di occupati, 4 mila solo nel settore. E dobbiamo sfruttare questa importante kermesse".

Rispetto al lavoro della scorsa legislatura, in questa attuale su cosa vuole concentrarsi maggiormente? C'è qualche aspetto che vuole portare avanti in questi cinque anni di legislatura che sono iniziati nell'ottobre scorso?

"Intanto voglio portare avanti tutti quegli investimenti che riguardano l'entroterra, anche la delega per lo sviluppo dell'entroterra e insieme ai miei colleghi sul mandato del governatore Bucci dobbiamo lavorare per andare a individuare tutti quelli che sono le necessità dell'entroterra di quei comuni, di quelle amministrazioni, soprattutto per garantire e mantenere determinati servizi e poi implementarli, magari, con investimenti strutturali, infrastrutturali. Devo dire che per quanto riguarda il PSR passato abbiamo investito più di 80 milioni di euro e sono investimenti al 100%, quindi i comuni non devono mettere neanche un centesimo e questo è importante perché molte volte la compartecipazione economica su alcuni investimenti è proibitiva per quei comuni di due o trecento abitanti, quattrocento abitanti. Vogliamo quindi portare avanti tutto quello che abbiamo sul tavolo e soprattutto programmare anche con il nuovo complemento di sviluppo quelli che sono ancora gli investimenti mancanti in quelle determinate realtà".

Politicamente Piana, rispetto a quello che sta accadendo anche a livello nazionale e internazionale, ci sono stati dei momenti di tensione tra la Lega di Matteo Salvini e Forza Italia. Queste tensioni, queste frizioni hanno poi ricadute nella politica locale oppure no? Che legame c'è, se c'è, tra Roma-Bruxelles e la Liguria?

"Anche in questo caso, come nell'esempio del consiglio regionale, credo che il dibattito politico all'interno delle stesse coalizioni, sia di maggioranza che di minoranza, e quindi la diversità di vedute su argomenti importanti di natura politica internazionale, sia naturale apra il dibattito. Non ci saranno ricadute però per quanto riguarda le elezioni comunali di Genova, a esempio, se è questa la domanda perché ritengo che intanto sia un paragone improponibile, un conto sono le comunali di Genova dove c'è una componente politica che ha lavorato molto bene negli ultimi anni, ha dato delle risposte concrete, e dall'altro c'è un ragionamento di geopolitica europea e nazionale che ovviamente vede tutte le componenti esprimersi in tal senso, in maniera legittima e credo anche in alcuni casi condivisibile".

E allora, vicepresidente, lei ha citato le Comunali di Genova, si voterà il 25 e il 26 maggio, quali sono i punti di forza, secondo lei, di questo centrodestra, quali quelli di debolezza invece, dove bisogna lavorare maggiormente?

"Allora, il punto di forza intanto è la concretezza, perché i risultati alla mano lo dicono chiaramente: molti cantieri aperti, molti soldi del Pnrr e dei ministeri che hanno investito in modo particolare sul Comune di Genova. Sono tantissime le opere in atto e forse se c'è un punto di debolezza, visti anche i risultati elettorali delle ultime regionali per quanto riguarda il Comune, è non aver saputo comunicare forse in maniera importante tutti questi successi, non aver saputo magari rivendicare anche successi nel sociale. Non dimentichiamo che sono raddoppiati i fondi stanziati per il sociale, anche per tutte quelle strutture che riguardavano l'aspetto sanitario, sia dalle case che riguardavano Arte, gli appartamenti, gli investimenti e forse una maggior comunicazione da parte del centrodestra, visto che ha tutte le carte in regola, anche nell'andare a individuare in tempi brevi quello che può essere un candidato sindaco rispetto ad altre componenti che faticano ad andare a individuare un candidato sindaco di coesione. Noi abbiamo la fortuna all'interno del centrodestra di avere più di un nome da poter spendere, e arriviamo sempre puntuali nell'andare a individuare il candidato sindaco. Piciocchi credo che abbia lavorato molto bene da vicesindaco, lo sta facendo tuttora da sindaco facente funzioni e ha le carte in regola insieme a tutto il centrodestra per riproporsi vincente anche a questa tornata elettorale".

L'intervista al vicepresidente di Regione Liguria Alessandro PianaIl vicepresidente di Regione Liguria Alessandro Piana

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