GENOVA - Con quale intensità di vento si blocca l'operatività dei vari terminal del porto di Genova, Vado, La Spezia? Chi detta le regole? Quali sono le motivazioni? Quanto il vento è nemico del porto? Ma anche dell’aeroporto? Inchiesta di Primocanale su questo tema, passando in rassegna i diversi terminal degli scali di Genova, Savona, Vado e La Spezia. Oggi, nella quinta puntata, incontriamo il presidente dell’aeroporto di Genova Paolo Odone, proprio sulla pista di atterraggio principale, la 10.
Ci sono limiti di vento che impongono la chiusura dello scalo aereo genovese?
"I limiti non ci sono in senso assoluto, nel senso che vengono messi da chi fabbrica gli aerei ma le compagnie che li comprano mettono limiti ancora più stringenti perché così si ha una maggiore idea di sicurezza. Ma c’è anche un terzo fattore: alcune compagnie hanno assicurazioni più “coprenti” quindi ad esempio i loro aerei possono atterrare con condizioni di vento maggiori rispetto ad altre.
Le dò un dato che considero significativo: al Colombo da gennaio a oggi sono stati dirottati altrove 26 voli per vento ma ne abbiamo accolti 25 da altri aeroporti, soprattutto causa nebbia che qui fortunatamente non abbiamo! 26 voli cancellati su una media di 3500 all’anno quindi circa uno 0,7%.
Certo Genova ha un aeroporto complesso in riva al mare ma Palermo anche peggio, con anche i monti.
Qui ci sono alcune strategie: ad esempio siamo sulla pista 10 dove di solito atterrano i voli da Portofino in direzione Savona ma quando c’è tanto vento da Nord, che si incanala nella valle del Polcevera dando fastidio agli aerei, ecco che i piloti fanno un giro largo verso Savona e poi atterrano da Savona verso levante visto che più in là ci sono i monti alti che proteggono maggiormente da questo vento da nord".
Mi fa un esempio di intensità e tipo di vento che può bloccare gli atterraggi a Genova?
"C’è sempre un confronto tra il pilota e la torre di controllo: alcuni ad un certo punto scelgono di andare in un altro scalo, altri provano più volte (peraltro adesso abbiamo un nuovo sistema satellitare che rende ancora più precise le coordinate date dai computer quindi anche in caso di concomitanza tra vento e nuvole si può riuscire con successo). Diciamo che con una tramontana “di traverso” rispetto all’aereo, a 50km orari, di solito non si atterra".
IL COMMENTO
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