Porto e trasporti

A causa dell'aumento dei volumi di container e di camion
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di Elisabetta Biancalani

 

GENOVA – Una riflessione sulla criticità del sistema infrastrutturale ligure, dove basta un’auto in panne sulle autostrade nella morsa dei cantieri, per bloccare tutto. Ma soprattutto una proiezione verso il futuro, quando a fine 2026 sarà pronta la nuova diga di Genova che aumenterà i volumi di merce. E camion in circolazione. Paolo Pessina, presidente di Assagenti:

La nuova diga avrà un impatto fondamentale per quanto riguarda l’incremento di volumi del porto: oggi siamo a circa 2milioni e 800mila teus all’anno in entrata e in uscita dal porto, via camion e con una quota del 18% via ferrovia. Possiamo pensare a un incremento del trasporto via ferro fino al 30-40% ma resterebbe comunque una fetta incredibile di volume via camion, anche solo se ipotizzassimo un aumento di container a quota un milione.

Quindi credo che tutte le infrastrutture che possono agevolare questo traffico inevitabile siano necessarie e debbano essere realizzate. La gronda è una di queste. Posso essere d’accordo con il ministro Salvini quando sostiene che il progetto vada rivisto, perché è datato, di quasi vent’anni, ma credo che sia indispensabile. Oggi, ad esempio, è bastato un mezzo in panne sulla A12 tra Recco e Nervi per bloccare tutto. Quella che è una emergenza non può diventare normalità, la situazione è altamente critica”.

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