Porto e trasporti

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di Elisabetta Biancalani

GENOVA -"Quello che noi attendiamo con più velocità è il piano regolatore portuale, essere auditi e poter dire ciò che pensiamo sui traffici futuri e sulle interferenze che possiamo avere tra di noi ma anche con le opere che si realizzano e si realizzeranno, come la diga, il tunnel subportuale, i lavori dell’ultimo miglio ferroviario. Invece per ora nessuna audizione, ci hanno solo chiesto le previsioni di traffici. Non si parla più di date". Nonostante lo stile pacato, il presidente dei Terminalisti di Genova, Beppe Costa, qualche stilettata la tira, al microfono di Primocanale, quando gli chiediamo un bilancio sulla portualità per il 2023 che si sta per chiudere. 

"Altro tema a noi caro: in merito ai riempimenti delle calate del porto di Sampierdarena bisogna discutere su quali fare e non fare, perché facendo i tombamenti si perdono accosti, si hanno interferenze tra terminalisti.  Ad esempio nel caso di calata Ignazio Inglese o della Mogadiscio, ci sono tre terminalisti coinvolti, quindi bisogna parlarne bene, pianificare.

Altro tema è quello della diga: noi vorremmo che fosse realizzata tutta insieme, in un unico pezzo, e non in due lotti diversi, e pare che si stia andando in questa direzione. È per questo che dico che il piano regolatore portuale dovrebbe essere realizzato prima della diga, che dovrebbe essere sua conseguenza, per mettere tutto al posto giusto”.

 

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