Sanità

Il genovese Siccardi neo direttore f.f dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali
2 minuti e 44 secondi di lettura
di Tiziana Oberti

Giulio Siccardi, ingegnere genovese, è il nuovo direttore facente funzioni dell'Agenas, l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. E' anche capo dipartimento area amministrativa e direttore della UOC sistemi informativi, patrimonio, logistica e approvvigionamenti ed è coinvolto in diverse iniziative volte a promuovere l'innovazione nel settore sanitario. Un ruolo chiave in un contesto di riforme e innovazioni nel sistema sanitario italiano, specialmente in relazione alla telemedicina e alle terapie digitali.

Laurea a Genova, anni in Regione Liguria settore informatico, seguì il manager Giuseppe Profiti a Roma all'ospedale Bambino Gesù come direttore dei servizi informatici, poi passò al Ministero della Salute e nel 2014 arrivò in Agenas. Possiede una vasta esperienza nella gestione dei sistemi informatici e delle telecomunicazioni all'interno del settore sanitario. Un profilo cruciale per affrontare le sfide legate alla digitalizzazione del servizio sanitario italiano.

"Sono a Roma dal 2009 ma mantengo un rapporto con Genova dove ho una casa e vivono i miei figli - racconta a Primocanale - d'altronde sono ligure da nove generazioni. Il mio compito è quello di traghettare i progetti del Pnrr (piano nazionale di ripresa e resilienza) e dopo la presentazione della piattaforma sulla telemedicina, a marzo abbiamo la presentazione di quella delle liste d'attesa di cui Agenas è soggetto attuatore. La piattaforma della telemedicina si vedrà in autunno, quella delle liste d'attesa arriverà già a marzo con un primo cruscotto che mostrerà i tempi di attesa. Ci saranno poi regioni con cui faremo progetti sperimentali e ai primi di marzo dovrebbe essere inserita anche la Liguria tra le regioni pilota".

Uomo calvo con occhialiL'ingegnere genovese Giulio Siccardi nuovo direttore f.f di Agenas

Telemedicina

L'assistenza sanitaria territoriale è al centro del suo lavoro in particolare attraverso la piattaforma nazionale di telemedicina, un'iniziativa che sotto la sua guida mira a modernizzare il servizio sanitario e a superare le disuguaglianze territoriali nell'accesso alle cure, con l'obiettivo di raggiungere circa 300.000 pazienti entro la fine dell'anno. A questo proposito ha riconosciuto il ruolo chiave delle farmacie, comprese quelle rurali, nello sviluppo della telemedicina.

"La realizzazione della telemedicina è importante per due punti: il primo è un miglioramento dell'assistenza per i cittadini che potranno curarsi a casa, che sarà primo luogo di cura, senza spostarsi e questo in alcuni regioni come la Liguria significa continuare a restare nelle aree interne ma avere le stesse possibilità di cura di chi vive in città, il secondo è un beneficio economico perché l'integrazione del fascicolo sanitario ridurrà la ripetizione degli esami diagnostici che a volte vengono ripetuti perché i risultati non sono disponibili, ci aspettiamo molto e quindi anche nella sanità ci arriveranno le prestazioni a distanza".

Siccardi è poi impegnato nel potenziamento della digitalizzazione dei servizi e dei processi sanitari, con un focus sull'integrazione di diritti fondamentali come la tutela della salute, l'autonomia e la privacy e ha partecipato attivamente a discussioni sul riordino delle professioni sanitarie, evidenziando la necessità di un approccio integrato e coordinato nel settore sanitario.

Nel 2023, ha promosso l'iniziativa "Innovazioni in Sanità Digitale" in collaborazione con la Società italiana di Comunicazione Scientifica e Sanitaria (SICS), con l'obiettivo di individuare e premiare le migliori pratiche per migliorare l'accesso ai servizi sanitari attraverso le nuove tecnologie. Otto progetti sono stati premiati per aver migliorato l'accesso ai servizi sanitari attraverso l'uso delle nuove tecnologie.

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