LIGURIA-La Liguria andrà sicuramente in zona gialla la prossima settimana. Atteso per oggi venerdì 17 dicembre il consueto documento del Cts e del ministero della Salute.
Il primo a sostenerlo è stato nei giorni scorsi Nino Cartabellotta, medico della Fondazione Gimbe, l'osservatorio indipendente sull'andamento della pandemia. "Siamo in un momento di tiro alla fune equilibrato - dice Cartabellotta - ma che spinge più dal lato del virus. Da otto settimane consecutive i contagi crescono, nonostante l'aumento vaccini i casi continuano a salire, quasi del 18%, forse a causa variante Omicron che è più contagiosa. Questo mi preoccupa".
Cartabellotta esclude zone rosse: "L'idea di imminenti zone rosse è poco verosimile. Qualche regione potrebbe andare in arancione, diverse andranno in zona gialla in tempi brevi, quindi una o due settimane". Quali? "Settimana prossima - conclude - sicuramente la Liguria e provincia autonoma di Trento".
A commentare i dati anche il presidente di Regione Liguria e assessore alla sanità Giovanni Toti: "Da lunedì la Liguria sarà in zona gialla per le prossime due settimane. Secondo il report del 16 dicembre l’incidenza media settimanale ogni 100mila abitanti si attesta a 313 (314 Savona, 235 Spezia, 647 Imperia, 229 Genova) mentre i posti letto occupati in area medica sono al 17% e quelli in terapia intensiva sono al 12%. Un dato che ci aspettavamo vista la circolazione del virus nei giorni scorsi e che conferma come ci troviamo nel picco della quarta ondata. Fortunatamente grazie ai vaccini, gli ospedali e le terapie intensive sono occupate di un terzo rispetto allo scorso anno e questo ci permette di non avere situazioni di allarme negli nostri ospedali".
Ecco le regole della zona gialla.
MASCHERINE - E' obbligatoria la mascherina anche all'aperto, oltre che al chiuso.
SPOSTAMENTI - Consentiti tutti gli spostamenti: all'interno del proprio comune, tra comuni diversi e tra regioni. Non c'è nessun coprifuoco.
TRASPORTI - Come in zona bianca, è necessario avere il green pass base per salire sui bus, trasporto provinciale, treni, aerei, navi. Serve il green pass anche per i ragazzi di oltre 12 anni per il trasporto pubblico mentre non è obbligatorio per il trasporto scolastico dedicato (mezzi AMT "SC" ovvero servizio scuole e scuolabus). Per salire sui taxi e sulle auto con conducente (Ncc) il green pass non è richiesto.
SCUOLA - Le scuole sono aperte e la didattica è in presenza al 100%, con l'eccezione di eventuali classi in quarantena.
BAR E RISTORANTI - Aperti con consumazione al bancone e al tavolo, disponibili per l’asporto e la consegna a domicilio. Solo chi ha il Super Green Pass, ovvero chi è vaccinato o guarito dal covid-19, può sedersi e consumare al chiuso. Per loro decade la regola di essere in massimo 4 persone al tavolo. Chi ha il Green Pass base (quello ottenuto col tampone) potrà sedersi solo fuori.
STADI ED EVENTI SPORTIVI - Gli eventi possono svolgersi regolarmente. La capienza in zona gialla è del 75%, ma i biglietti restano accessibili solamente a chi ha il super green pass (vaccinato o guarito).
CINEMA, TEATRI, DISCOTECHE - Restano aperti con capienza al 50%. Vi può accedere solo chi ha il Super Green Pass (vaccinati o guariti). Per mostre, musei, archivi e biblioteche basta il green pass base.
NEGOZI E CENTRI COMMERCIALI - Tutti i negozi e le attività sono aperte, anche quelli nei centri commerciali e nel fine settimana. Si può accedere senza green pass.
PARRUCCHIERI E CENTRI ESTETICI - Parrucchieri, barbieri e centri estetici possono restare aperti in zona gialla. L’obbligo di Green Pass riguarda solo i dipendenti.
PALESTRE E PISCINE - Per praticare attività sportiva serve almeno un tampone negativo (ovvero il green pass base). Lo stesso vale per frequentare gli spogliatoi e per praticare gli sport di contatto all'aperto e al chiuso.
SPA, CENTRI BENESSERE, SALE GIOCO - Per accedere è necessario il green pass base.
FESTE E MATRIMONI - Per partecipare ai matrimoni e alle feste religiose è necessario avere il green pass base. Per le feste non religiose serve il green pass rafforzato.
SECONDE CASE - Nessun limite di accesso anche se si trovano fuori regione.
IL COMMENTO
"Breathe": la politica ha il dovere di ricordare i giorni del Covid
Il docufilm sul Covid, una lezione per la giunta che deve rifare la sanità