Verso il taglio della quarantena per i vaccinati: la decisione potrebbe scattare già domani, mercoledì 29 dicembre, dopo la riunione del Comitato Tecnico Scientifico interpellato dal Governo Draghi per rivedere i termini dell'isolamento in caso di contatto con un positivo al covid-19. E' la variante Omicron, sempre più preponderante, a far riflettere proprio per i suoi sintomi lievi e soprattutto per la sua altissima trasmissibilità.
Le prime indiscrezioni parlano di una riduzione certa: i vaccinati con la dose booster (o terza dose) che sono venuti in contatto con persone positive ma anche con la seconda dose potranno restare a casa solo 5 giorni mentre oggi i tempi prevedono 7 giorni di quarantena per loro e 10 per i non vaccinati. Una seconda norma che potrebbe entrare in vigore riguarda invece il tampone per poter ritornare a uscire di casa: per chi non ha avuto sintomi nel corso dell'isolamento questa prassi potrebbe venir cancellata.
"Ogni scelta deve avere una base scientifica e dei dati che possano mettere in sicurezza il Paese. C'è però evidenza che la variante Omicron è molto più rapida non solo come numero di contagi ma anche nel suo ciclo all'interno del corpo, per dirla con termini molto semplici, dunque è sensato ridurre sia la quarantena sia l'isolamento", ha dichiarato ieri il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri. Che ha però specificato: "Dividiamo per categorie. C'è chi è positivo e deve fare l'isolamento, poi i positivi possono essere sintomatici o asintomatici. C'è inoltre il contatto stretto che deve andare in quarantena. L'ideale sarebbe, sulla base dell'evidenza scientifica, ridurre entrambi ma ridurli in maniera che possa essere sicura per la popolazione".
La decisione della riduzione è stata presa, per esempio, negli Stati Uniti: i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) hanno ridotto da dieci a cinque giorni il tempo di isolamento raccomandato per le persone che risultano positive al Covid-19 se asintomatiche.
Ieri intanto il commissario straordinario per l'emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo ha annunciato che dal 10 gennaio l'intervallo minimo per effettuare la dose booster dopo la seconda è stato ridotto a quattro mesi. "Darà un ulteriore impulso alla campagna - ha dichiarato - stiamo correndo per cercare di arginare la variante Omicron".
IL COMMENTO
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