GENOVA - Abbattere le liste d'attesa e contenere le fughe extra-regione per gli interventi di protesi all'anca e al ginocchio. Sono questi gli obbiettivi del nuovo dipartimento interaziendale metropolitano di ortopedia (Dimo) di Regione Liguria che ha sede nell'ospedale di Rapallo in Asl 4 e che vede il coinvolgimento di tre ortopedie: per l’E.O. Ospedali Galliera la S.C. Ortopedia delle articolazioni, diretta da Claudio Mazzola; per Asl3 la S.C. Ortopedia e Traumatologia diretta da Luca Pandolfo; per Asl4 la S.C. Ortopedia Protesica e delle Articolazioni, diretta da Pierluigi Cuomo.
Il neonato dipartimento, diretto da Claudio Mazzola, costituirà un centro di attività ortopedica in grado di implementare ulteriormente l’offerta di prestazioni ortopediche a favore dei cittadini liguri e al contempo di potenziare l’attività elettiva per gli ortopedici traumatologi delle aziende metropolitane.
"Dal 2021, quando abbiamo iniziato, ad oggi l’attività è cresciuta in modo considerevole e stimiamo di arrivare il prossimo anno ad eseguire circa 550-600 protesi nel polo di Rapallo, a cui vanno aggiunte le 200-250 all’anno eseguite al Galliera".
Verrà costituita un’unica lista d’attesa interaziendale di ortopedia elettiva gestita dagli specialisti delle tre aziende. Gli interventi - cui potranno accedere tutti i cittadini liguri - avranno luogo presso il “Polo di ortopedia elettiva” dell’Ospedale di Rapallo, che centralizzerà l’erogazione della chirurgia ortopedica elettiva dell’area metropolitana, favorendo l’abbattimento della mobilità passiva.
Asl3, Asl4 e Ospedali Galliera metteranno a disposizione i propri staff che potranno operare anche con équipe miste, in un’ottica di collaborazione che in futuro potrà anche essere estesa ad altri ambiti della chirurgia ortopedica.
"Gli interventi saranno eseguiti anche con il robot - precisa il dottor Claudio Mazzola - i vantaggi sono il taglio preciso al millimetro, il minor dolore per i pazienti e una più rapida riabilitazione".
"L’attivazione di questo dipartimento – dichiara l’assessore regionale alla Sanità Angelo Gratarola - è un ulteriore fondamentale passo avanti rispetto al progetto attivato poco più di un anno fa tra l’ospedale Galliera la Asl4: grazie alla partecipazione di Asl3 l’obiettivo è incrementare l’offerta di prestazioni ortopediche a favore dei cittadini liguri, attraverso la messa a fattor comune delle migliori professionalità oltre che delle risorse e degli spazi presso l’ospedale N.S.di Montallegro di Rapallo. Si tratta di un modello organizzativo efficace che consentirà, con l’aumento sensibile dei volumi di interventi annui, anche e soprattutto di diminuire le liste d’attesa, frenando le fughe dei pazienti verso strutture extra regionali. Un ringraziamento va all’ospedale Policlinico San Martino che pur non partecipando, al momento, alle attività del neonato dipartimento svolge un ruolo di supporto per il personale anestesiologico. Ancora una volta si dimostra che il nostro sistema, ancorché diviso in Asl e Ospedali, è da considerarsi un'unica creatura capace di aiutarsi e di garantire, anche attraverso un contributo sul fronte del personale, prestazioni a garanzia di nuovi progetti come quello del Dimo".
Forte dell'esperienza maturata nel primo anno di attività il dipartimento interaziendale di ortopedia si arricchisce dell' integrazione con i dirigenti medici ortopedici di Asl 3. "Si tratta – spiega Luigi Carlo Bottaro direttore generale Asl3 – di un nuovo modello gestionale che, così strutturato, ci permetterà di incardinare un meccanismo virtuoso e pubblico finalizzato all’abbattimento delle liste di attesa. Stiamo quindi parlando dal punto di vista pratico di un concreto beneficio per i cittadini che potranno avvalersi di una équipe trasversale caratterizzata da professionisti che rappresentano nel settore una eccellenza. È proprio grazie a questo mix di elementi che il nuovo dipartimento potrà rappresentare anche un importante polo di attrazione didattica".
"Nel suo nuovo assetto, il dipartimento, sotto la guida del dott. Claudio Mazzola, direttore della struttura complessa Chirurgia delle articolazioni presso l'Ospedale Galliera, coinvolge professionisti dello stesso Ospedale Galliera, di Asl 4 e di Asl 3, con l'obiettivo di incidere significativamente sulle liste d'attesa per interventi di ortopedia elettiva - sottolinea Francesco Quaglia direttore generale Galliera - l'ospedale dimostra fattivamente la propria disponibilità all'integrazione e alla collaborazione con le altre aziende ed enti del sistema sanitario regionale, secondo le indicazioni programmatorie formulate dalla Regione Liguria, per garantire ai cittadini percorsi assistenziali di elevata qualità".
"A un anno dall’attivazione della collaborazione interaziendale tra Asl 4 e Ospedali Galliera per lo sviluppo della chirurgia protesica ortopedica, constatiamo con soddisfazione il successo del lavoro svolto in comune dai professionisti e dello sforzo organizzativo messo in campo da Asl 4 per fornire l’intero percorso operatorio e di riabilitazione all’interno dell’Ospedale di Rapallo – dichiara il direttore generale della Asl 4 Paolo Petralia –. Nel 2022 sono state prodotte 341 protesi dalle équipe delle due aziende, coordinate dal capodipartimento Claudio Mazzola avvalendosi di percorsi omogenei e procedure condivise.
Dal 1 luglio l’Ospedale di Rapallo offrirà uno sviluppo ulteriore delle attività ortopedico-riabilitative, consolidandosi sempre di più come centro di eccellenza in tal senso, anche grazie all’affidamento della direzione di una specifica unità operativa di Ortopedia protesica delle articolazioni al dottor Pierluigi Cuomo, forte dell’esperienza accumulata in un reparto ortopedico d’eccellenza in Italia, e al Royal National Orthopedic Hospital e al Milton Keynes University Hospital di Londra, dove svolge ancora attività di ricercatore presso il Dipartimento di Biomeccanica dell’Imperial College".
E guardando al futuro il direttore generale di Asl 3 Luigi Carlo Bottaro ha annunciato che si sta lavorando a un dipartimento metropolitano di chirurgia della mano con ipotesi all'ospedale Gallino di Pontedecimo".
IL COMMENTO
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