GENOVA - La Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Sanità Angelo Gratarola, ha approvato il documento di Alisa sulle 'Linee di indirizzo – Appropriatezza prescrittiva di prestazioni specialistiche relative alle patologie del colon'.
“Questo provvedimento completa il percorso iniziato a luglio con lo stanziamento di due milioni in più per le prestazioni di endoscopia digestiva in Liguria – dichiara l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola -. In Assessorato abbiamo generato un tavolo di confronto con i gastroenterologi. È emersa la necessità di un incremento delle prestazioni che siamo andati a soddifare con un importante impegno economico. Gli specialisti hanno anche evidenziato anche un’inappropriatezza elevata nell’utilizzo dell’endoscopia digestiva che non rispecchia le linee guida nazionali e internazionali e che si stima tra il 20% e il 30% delle prescrizioni complessive. Perciò per aiutare i medici prescrittori abbiamo pensato di generare linee guida che diventeranno anche strumento informatico per rendere più opportuna la prescrizione”.
I due milioni di euro stanziati sono già a disposizione delle aziende mentre il provvedimento ha lo scopo di fornire una guida chiara e dettagliata per la promozione dell’appropriatezza prescrittiva relativa alle patologie del colon in Liguria. Attraverso un approccio multidisciplinare, che coinvolge MMG (Medici di Medicina Generale), specialisti ambulatoriali ed ospedalieri, si mira a sviluppare strategie e azioni concrete per promuovere la qualità delle cure fornite ai pazienti con patologie del colon garantendo elevati standard diagnostici.
Al fine di ridurre la prescrizione di colonscopie inappropriate è importante anche una corretta gestione dei follow up, sia se si tratta di pazienti che aderiscono allo screening organizzato sia se si tratta di persone che hanno eseguito colonscopia in regime ospedaliero al di fuori del percorso screening.Nel documento disposto da Alisa si evidenzia, ad esempio, come la colonscopia sia indicata in caso di sospetto clinico, laboratoristico o strumentale di malattia infiammatoria cronica intestinale o in caso di sintomi del tratto gastroenterico inferiore in presenza di segni o sintomi di allarme ma non è per esempio indicata nel caso di malattie infiammatorie in fase acuta o acuta complicata. E non trova indicazione nemmeno come primo approccio in caso di disturbi intestinali generici situazione nella quale si dovrebbe prevedere preventivamente la visita specialistica gastroenterologica.
“Tutto dunque si basa sull’evidenza scientifica – conclude Gratarola - e accompagna l’impegno economico aggiuntivo per le prestazioni di endoscopia digestiva per ridurre le liste d’attesa. Siamo convinti che il mix composto dall’aumento dell’offerta e dal miglioramento dell’appropriatezza possa consentire alla sanità ligure un migliore utilizzo dell’endoscopia digestiva con conseguente abbattimento delle reali liste d’attesa”.
IL COMMENTO
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