GENOVA - "Non ho mai avuto nessun dubbio e neanche paura, lo rifarei, dentro di me sapevo che potevo dare una seconda vita a mio marito e così ho fatto grazie alla nostra famiglia e a medici e infermieri splendidi". Così Mara Micheli ha raccontato a 'People' come ha deciso di donare un rene al marito Roberto Maestrini. Trapianto avvenuto cinque mesi fa il 13 dicembre 2023 al Policlinico San Martino di Genova.
"L'ipotesi del trapianto da vivente mi era stata fatta qualche anno fa - racconta Roberto - mia moglie non si è tirata indietro e ha detto subito facciamo la compatibilità, la mia era una malattia degenerativa e piano piano siamo arrivati alla dialisi e poi con i chirurghi ci siamo messi d’accordo per fare questo trapianto, non è stata semplice la strada ma alla fine ci abbiamo fatta".
"Di quei momenti ricordo tutto - continua Roberto - era l'inizio dello scorso ottobre: prima ho fatto un intervento di nefrectomia al rene destro perchè la mia patologia di rene policistico faceva sì che venisse occupata la sede a destra dove doveva andare il nuovo rene, quindi prima ho fatto questa operazione e poi un mese e 20 giorni dopo abbiamo fatto il trapianto".
"Non dimenticherò mai le parole del dottor Varotti - ricorda commosso Roberto - mi ha detto che entro Natale avremmo fatto il trapianto, il regalo di Natale, il regalo della vita".
"Non ho mai avuto ripensamenti - sottolinea Mara - quello che mi veniva in mente era solamente lui e il fatto che potevo dargli una seconda vita, una seconda possibilità perché purtroppo la malattia era degenerativa e quindi avrebbe dovuto continuare con la dialisi e la nostra vita non sarebbe stata una vita diciamo normale e quindi io non ho proprio avuto alcun dubbio nessuna paura, poi eravamo supportati da persone stupende che ci hanno seguito in maniera direi perfetta".
Alla fine l'appello commosso alla donazione di Roberto: "Donare è un gesto incredibile perchè si dà a una persona la possibilità di rivivere e non c'è da aggiungere altro". "Dare l'assenso significa dare la vita ecco perchè è fondamentale".
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