GENOVA - L'herpes zoster comunemente anche noto come fuoco di Sant'Antonio è una eruzione cutanea dolorosa dovuta alla riattivazione del virus della varicella. Il 10-20% della popolazione nel corso della propria esistenza può andare incontro alla riattivazione del virus e quindi manifestare il cosiddetto "fuoco di Sant'Antonio." Il fatto acuto permane e si risolve nell'arco di qualche settimana, ma quello che dà più impatto sulla qualità di vita sono sicuramente le complicanze post erpetiche, che possono durare anche mesi o addirittura anni.
L'unica arma che abbiamo a disposizione contro l'herpes zoster è la prevenzione, che può essere raggiunta con la vaccinazione. Oggi possiamo disporre di un vaccino altamente sicuro ed efficace, che va utilizzato nei soggetti in determinate categorie di rischio e per fasce d'età: le categorie che hanno diritto alla vaccinazione relativa all'herpes zoster sono i sessantacinquenni e alcune a rischio come i diabetici e cardiopatici le broncopneumopatie e i soggetti immunocompromessi, come da Piano Nazionale di Prevenzione.
Il 3 ottobre Asl2 dedica perciò una giornata ai nati nel 1956 e 1957, ai quali è stato inviato un invito mediante lettera cartacea, e a tutte le altre categorie sopra citate che possono aderire in modalità "open" ovvero senza appuntamento.
Nell'arco del pomeriggio (14 - 18.30) gli interessati potranno eseguire la prima dose di vaccino, mentre per la seconda occorrerà ripresentarsi sempre al Terminal Crociere il 12 dicembre.
Immagine d'archivio
IL COMMENTO
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