Più spazi, nuove funzionalità e posto di polizia al pronto soccorso dell'ospedale Villa Scassi di Genova Sampierdarena, gestito da Asl3, un ospedale che gestisce un bacino di utenza di 350mila abitanti. Sono stati inaugurati nella mattinata del 15 maggio - e prenderanno il via ufficialmente da martedì 16 maggio - gli spazi implementati del pronto soccorso, la riorganizzazione dei flussi di accesso, i nuovi percorsi di accoglienza del paziente, e soprattutto parte il nuovo posto di polizia interno per garantire maggiore sicurezza. Una serie di notizie che Primocanale aveva anticipato nei mesi scorsi (LEGGI QUI) e che oggi diventano realtà, pronti ad accogliere i cittadini in un contesto più ampio e rifunzionalizzato.
"L'apertura della nuova ala del pronto Soccorso del Villa Scassi è un'importante azione nel sistema dell'emergenza genovese che aumenta significativamente l'area di intervento e incrementa i posti dell'osservazione breve intensiva - sottolineano il presidente della Regione e l'assessore alla Sanità di Regione Liguria - A tutto questo si aggiunge il posto di polizia con il quale si dà un segnale di tutela anche per il personale sanitario. L'altra grande novità è l'infermiere dell'accoglienza, identificato con una divisa di colore verde, che rappresenta un'importante strategia per collegare il percorso del paziente all'interno del pronto soccorso con le varie figure mediche, infermieristiche e tecniche. Spesso la persona che arriva in un'area così attiva rischia di perdere i propri riferimenti: una figura come questa copre così gli aspetti di umanizzazione, ma ha anche un riflesso positivo sugli aspetti tecnici e organizzativi".
“I nuovi locali del nostro Pronto Soccorso ci consentiranno una migliore gestione del percorso del paziente permettendo contestualmente agli operatori di poter svolgere la propria fondamentale attività in una situazione più confortevole almeno in termini di spazi e di dotazioni strumentali. Più spazi accoglienti e funzionali ma anche massima attenzione all’accoglienza e all’informazione di familiari e caregiver nei momenti dell’arrivo in pronto soccorso e nelle diverse fasi dell’attesa", dichiara il direttore generale di Asl3 Carlo Luigi Bottaro.
Come cambia il pronto soccorso? Passa da una superfice di 1.000 a 1.500 metri quadrati complessivi, con un incremento del 50 per cento. Nella nuova ala (levante) ci saranno nuovi spazi per la gestione dei pazienti, un secondo OBI con 23 posti, 2 ambulatori multi-specialistici, sala d'attesa per i parenti, studi di lavoro per il personale medico infermieristico e amministrativo. Nella nuova ala ci sarà il posto fisso di Polizia, operativo dalle 8 alle 20. Nell’attuale Pronto Soccorso (ala ponente) sono già presenti 10 letti OBI, 4 sale visita, 1 shock room, 1 sala ortopedica, oltre a spazi per la gestione dei pazienti e lo studio medico.
Una delle novità è rappresentata dal progetto di accoglienza e umanizzazione. Le persone che accedono alla sala di attesa del pronto soccorso trovano un servizio dedicato per supporto informativo, orientamento, collegamento con gli operatori di triage e i flussi interni, distribuzione acqua, risposta a piccole necessità (carica cellulare, effettuare telefonate, ecc.). Le nuove figure, identificabili attraverso una casacca di colore giallo, sono operative 7 giorni su 7 dalle 7.30 alle 19.30.
A completare la task force è stata introdotta una ulteriore professionalità: l’infermiere di accoglienza, che svolge un ruolo di collegamento tra i familiari/caregiver e gli operatori sanitari per gli aggiornamenti e per conoscere il percorso del proprio caro all’interno del Pronto Soccorso. Durante l’orario di visita l’infermiere di accoglienza, identificabile attraverso una casacca di colore verde, favorirà l’ingresso dei familiari rimanendo a disposizione per ogni necessità. Anche in questo caso l’operatività copre una nella fascia oraria che va dalle 7 alle 20, 7 giorni su 7.
IL COMMENTO
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