Sanità

Il principale rischio neurologico è dato dai colpi di calore
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di T.O.

Quali sono le conseguenze e i rischi neurologici del caldo sull'uomo? Il rischio più grande è quello del colpo di calore, mentre il caldo non aumenta il rischio di ictus. Lo ha spiegato al Medico risponde Massimo Del Sette, direttore Neurologia Policlinico san Martino Genova: "In queste giornate di caldo terribile bisogna pensare anche alle conseguenze neurologiche: la più grave è il colpo di calore, condizione dovuta al caldo, ma anche alla disidratazione, all'aumento delle temperature per esposizione eccessiva alle temperature elevate che può arrivare a condizioni molto gravi. Circa il rapporto tra calore e cictus, se andiamo a vedere i dati epidemiologici e cerchiamo di capire se è più frequente d'estate o d'inverno non troviamo una grande differenza. Anzi, è il freddo che aumenta più facilmente i valori pressori e quindi il rischio di eventi cerebrovascolari".

Come mai il caldo può agire sul rischio di ictus? "Alcuni motivi ci sono: una disidratazione legata al calore e al bere poco può creare un ispessimento del sangue che può comportare un aumento del rischio di formazione dei trombi. Durante i mesi estivi, complici le vacanze, molti pazienti dimenticano le buone abitudini come l'assunzione dei farmaci, è un errore da evitare", conclude Del Sette.

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