GENOVA - I liguri in attesa di trapianto o trapiantati e l'eventuale accompagnatore potranno ricevere il rimborso da parte delle Asl anche se l'ospedale è nella stessa provincia di residenza mentre fino ad ora il rimborso poteva avvenire solo nei casi in cui la struttura sanitaria fosse ubicata in una provincia diversa da quella di residenza del paziente.
Il Consiglio regionale, nella seduta a oltranza di ieri, ha approvato la modifica alla legge regionale n.26 del 06/08/2001.
In seguito a un'interrogazione portata in aula nel mese di maggio dal capogruppo di Fratelli d'Italia, Stefano Balleari, era emersa una contraddizione all'interno della norma: "Fino a ieri, un cittadino di Varazze - dichiara Balleari - distante 40 km dal centro trapianti dell’ospedale San Martino di Genova, riceveva il rimborso, contrariamente a chi arrivava da località come Rovegno (51 Km), Santo Stefano d’Aveto (75 Km), Sestri Levante o Rossiglione (46 Km). Queste persone, pur percorrendo una distanza maggiore, non avevano diritto al rimborso perché residenti nella stessa provincia in cui è ubicato il centro trapianti".
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L’assessore regionale alla Sanità Angelo Gratarola ha recepito la richiesta e ha portato in aula un emendamento che prevede la modifica della norma: il rimborso, d'ora in poi, avverrà, oltre che per i residenti al di fuori della Provincia, anche per i residenti nella provincia stessa sulla base della distanza chilometrica della struttura sanitaria dal luogo di residenza del paziente, che sia superiore ai 30 chilometri. Quindi, includerà anche i residenti della provincia di Genova.
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"In questo modo - prosegue Balleari - si persegue l'obiettivo di rendere la norma più equa alla luce della conformazione del territorio regionale. Ringrazio l'assessore Gratarola, sempre sensibile all'ascolto e disponibile a migliorie dell'intero sistema sanitario ligure".
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