GENOVA - Si accende il dibattito tra le forze politiche in consiglio regionale sul piano socio sanitario, che verrà discusso in aula martedì 21 novembre dopo l'approvazione del testo da parte della Commissione Sanità arrivata lunedì.
A far partire l'attacco sono le opposizioni. Secondo il consigliere del Gruppo Misto in quota Azione Sergio Rossetti il piano è inadeguato e bisogna "de-anziendalizzare e superare Alisa, ridurre i distretti sociosanitari, chiudere la Struttura di Missione che avrebbe dovuto riformare il sistema sanitario regionale, ma nulla ha cambiato". Anche dalla Lista Sansa arriva un affondo: secondo i consiglieri il piano è "fatto di cemento e per spalancare le porte della sanità ai privati" e manca "la materia prima più importante, ovvero il personale sanitario".
La risposta della Lista Toti non si fa attendere: "Le due anime dell'opposizione sulla Sanità riescono a smentirsi da sole - si legge in una nota -. Da un lato la Lista Sansa, che nel suo imperterrito “no” a tutto, critica anche gli investimenti in campo sanitario, possibili grazie ai fondi Pnrr, agitando la bandiera della privatizzazione. Dall'altra l'Azione di Pippo Rossetti che, novello Giulio Cesare, ben conscio della bontà dell'operato della giunta, si affida al 'Se non puoi combatterli, unisciti a loro, tentando di accaparrarsi i meriti di scelte 'nostre'. I liguri non sono fessi, e capiranno che almeno una parte dell'opposizione sta solo cercando di riconoscere il merito a questa giunta senza dare troppo nell'occhio".
IL COMMENTO
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