GENOVA - Ancora un botta e risposta tra maggioranza e opposizione in Consiglio Regionale sulla sanità: questa volta al centro della polemica ci sono gli afflussi al Pronto Soccorso nel periodo festivo. A passare all'attacco è il consigliere regionale di Linea Condivisa Gianni Pastorino, per cui "il Presidente Giovanni Toti, l’Assessore Angelo Gratarola e, perché no, anche il Sindaco Marco Bucci forse stamattina avrebbero dovuto farsi un giro nei pronto soccorso di Genova e della Liguria perché la situazione è veramente difficile e complessa". Pastorino accusa governatore e assessore di doversi ancora "riprendere dai bagordi del Tricapodanno ma l'emergenza continua".
Un emergenza che Pastorino fotografa con i numeri dei pazienti in attesa negli ospedali genovesi alle 13 di oggi: al San Martino 124 persone tra chi è in attesa e chi è preso in cura, al Galliera 95, all’Evangelico 30, al Villa Scassi 94 e a Lavagna 38. "Tutti numeri al grado massimo di affollamento" ha tuonato il consigliere. Secondo Pastorino inoltre "il 31 dicembre notte erano coperti solo 3 poli di guardia medica su 19, il 1 gennaio era attivo solo un polo dalle 8 alle 20, un po’ meglio durante la notte ma sono rimasti scoperti poli importanti dal punto di vista demografico come quello del Galliera, Celesia, San Fruttuoso e Pontedecimo. Mai c’è stata la copertura totale di tutti i poli".
"Confondere l'evento di piazza De Ferrari, dove hanno partecipato per altro decine di migliaia di persone, con la situazione dei pronto soccorso, dà l'idea della serietà e della competenza di chi, per fortuna, non è mai stato chiamato a governare - ha replicato l'assessore alla Sanità di Regione Liguria Angelo Gratarola -. Secondo Pastorino, scegliere un Capodanno triste, da reclusi in casa, avrebbe risolto i problemi della sanità. Che è un po' come sostenere che, se la Regione non dovesse pagare il suo lauto stipendio per dire certe frivolezze, potrebbe assumere tre medici in più. La sua retorica è dunque slegata dalla realtà e peraltro priva di proposte come un'opposizione costruttiva suggerirebbe. Che i pronto soccorso nei periodi festivi vivano momenti di difficoltà è purtroppo problema nazionale, strutturale che si risolverà definitivamente solo con l'incremento del personale e con il rafforzamento della medicina territoriale, nucleo fondante del Pnrr Sanità con ospedali di comunità, case di comunità e centrali operative territoriali. Continuare a speculare sul tema per provare ad ottenere un effimero consenso non aiuta a risolvere la questione".
“Come Regione Liguria, già da inizio dicembre abbiamo messo in campo tutte le strategie possibili per contenere un fenomeno che è di tutte le regioni, a prescindere dal loro colore politico – continua Angelo Gratarola -. Solo in questo mini ponte di Capodanno, nell'area metropolitana genovese sono state oltre 350 le persone che si sono rivolte ai Flu Point e ai vari ambulatori aperti grazie all'accordo che Regione Liguria ha stipulato con i Medici di Medicina Generale con i quali c’è un’interlocuzione costante che porterà in futuro anche ad altri risultati. Si tratta di pazienti che dunque hanno evitato di affollare i pronto soccorso e i dati a nostra disposizione confermano questo trend”.
Complessivamente il numero di accessi avvenuti nei pronto soccorso in area metropolitana genovese durante l’ultima settimana dell’anno, tra Natale e Capodanno, è risultato del 1% inferiore rispetto alla media degli accessi avvenuti nelle 5 settimane precedenti. Inoltre il numero totale di accessi in area metropolitana genovese nel weekend di Capodanno (tra sabato 30 dicembre e lunedì 1 gennaio) è risultato essere inferiore del 9% (- 153 accessi nei 3 giorni) rispetto alla media degli accessi avvenuti nello stesso periodo delle 5 settimane precedenti.
"Ma le politiche di alleggerimento dei pronto soccorso non si limitano ai Flu Point e si muovono anche in altre direzioni – conclude Angelo Gratarola - Come ho già avuto modo di ricordare, stiamo lavorando sulla revisione del processo delle dimissioni protette che ci vede impegnati costantemente per alleggerire la pressione sugli ospedali e al contempo dare appropriatezza assistenziale ai pazienti. La sanità territoriale fa sforzi straordinari, ma la mancanza di personale è problema da risolvere a livello nazionale e, come è noto, anche questa amministrazione si è attivata in tale direzione. Questi sono i fatti, questa è la realtà di chi tutti i giorni, e non solo a cavallo di capodanno, va a visitare non solo i pronto soccorso ma gli ospedali nella loro complessità. Non è dunque con la retorica che si migliora la sanità, ma con il lavoro, il confronto quotidiano anche con chi lavora in prima linea e che non smetteremo mai di ringraziare".
IL COMMENTO
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