Gli infermieri sono oggi i più ricercati e introvabili del personale sanitario. Anche più dei medici che comunque sono in difficoltà. Ad oggi in Italia ne mancano tra i 65 e i 70 mila, un numero che potrebbe arrivare a 90mila nei prossimi anni con la riforma della sanità territoriale prevista dal Pnrr. La situazione è destinata a peggiorare a causa di pensionamenti, dimissioni, trasferimenti all'estero dove il trattamento economico è molto superiore rispetto a quello riservato agli infermieri in Italia.
Quanti infermieri mancano alla Liguria?
"La riforma della sanità territoriale in Liguria necessità di ben 510 infermieri allo scopo di attuare le strutture previste dal PNRR (piano nazionale ripresa e resilienza ndr) che vadano ad aggiungersi ai circa 10.000 infermieri che lavorano nella sanità pubblica regionale" spiega a Primocanale Carmelo Gagliano presidente dell'ordine delle professioni infermieristiche della provincia di Genova. "Oggi in Liguria ogni anno vanno in pensione ben 350 infermieri e riusciamo a laurearne solamente 280 con un saldo negativo di almeno 70 infermieri all'anno che nei prossimi 10 anni determineranno una carenza di almeno 1300 infermieri - sottolinea Gagliano - con il rischio di dover chiudere servizi e reparti in considerazione che le assunzioni consentite riescono a coprire esclusivamente il 50% dei posti vacanti.
Concorso: uno su tre non si presenta all'orale
Si sta completando in questi giorni la procedura concorsuale per gli infermieri per l'area metropolitana genovese. Secondo indiscrezioni tanti tra i 700 candidati che hanno partecipato allo scritto il mese scorso, non si stanno presentando alla prova orale, il timore è di avere 200 candidati in meno e quindi, se i numeri fossero confermati, alla fine di novembre la graduatoria sarebbe appena sufficiente a coprire i posti vacanti con il rischio che a inizio 2025 si debba iniziare le lunghe procedure per un nuovo concorso. Probabilmente molti tra quelli che non si sono presentati stanno già lavorando.
Le cause della mancanza di infermieri in Italia sono diverse:
Si laureano in pochi: una sola domanda in media per posto disponibile
Per prima cosa in Italia non si laureano abbastanza infermieri: negli ultimi 10 anni sono stati circa 12mila l'anno, un numero non sufficiente a coprire i bisogni. Inoltre c'è da segnalare una fuga dalle iscrizioni visto che ai test di ingresso si presenta un numero praticamente uguale ai posti disponibili, se non in alcune Regione anche più basso. I numeri del test dello scorso settembre sono allarmanti: a livello italiano 21.250 iscritti al test d’ingresso per 20.714, stessa situazione in Liguria dove per il secondo anno consecutivo c'è stato un numero di iscrizioni pari al numero dei posti banditi: 450 posti e 449 candidati. E considerando che ci sono sempre molte rinunce, per esempio per la necessità di trasferirsi in altre città e regioni, molto probabilmente non verranno coperti tutti i posti di quello che ormai non è più un corso a numero chiuso visto che guardando ai numeri per un posto c’è una sola candidatura.
Stipendi bassi
Lo stipendio in Italia di un infermiere non è competitivo ed è nettamente più basso rispetto ad altri paesi europei. Nel nostro Paese un infermiere che lavora nel pubblico guadagna in media circa 29.233 euro all’anno (2.400 euro lordi al mese in media), mentre nella vicina Svizzera lo stipendio medio annuo è di 62mila euro (5mila euro al mese).
Stress, poche gratificazioni e rischio sicurezza
Con la mancanza cronica di infermieri di conseguenza è alto lo stress perché ci si trova a dover fare doppi turni e orari estenuanti per coprire i buchi. Inoltre un tema molto sentito è quello della sicurezza con un numero sempre più alto di aggressioni ai danni soprattutto di infermieri negli ospedali e neagli ambulatori.
La grande fuga
Sarebbero circa ventimila gli infermieri italiani che sarebbero in procinto di lasciare il proprio posto di lavoro, altri 21mila negli ultimi tre anni hanno presentato le proprie dimissioni volontarie e altri 18 mila hanno lasciato l’Italia per andare a lavorare all’estero. A incidere su queste scelte sono le molte responsabilità, le scarse prospettiva di carriera e le poche gratificazioni personali ed economiche.
Tutti in pensione
Secondo la Corte dei Conti, inoltre, 100mila infermieri andranno in pensione da qui ai prossimi 10 anni e già oggi 83mila hanno un’età tra i 50 e i 54 anni e 100mila tra i 55 e i 65 anni (fonte Il Sole 24Ore).
La soluzione indiana
Siamo tra gli ultimi in Europa per il numero degli infermieri rispetto agli abitanti e sembra che, nel breve periodo, non ci sia altra soluzione che far arrivare personale dall'estero. A fine ottobre il ministro della salute Orazio Schillaci ha annunciato l’intenzione di assumere diecimila infermieri dall’India per rafforzare gli organici ospedalieri italiani.
(Immagine realizzata con l'Ai)
IL COMMENTO
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