Il genovese Alessandro Bonsignore è stato nominato dal ministro della salute Orazio Schillaci come uno dei cinque esperti dell'osservatorio nazionale delle buone pratiche sulla sicurezza nella sanità. Un importante risultato per Bonsignore ordinario all'Università di Genova, presidente dell'ordine dei medici e degli odontoiatri, coordinatore del centro regionale trapianti e membro del consiglio superiore di sanità ligure.
Dati di tutte le aziende e gli ospedali per sicurezza cittadini-pazienti
L’Osservatorio nazionale delle buone pratiche sulla sicurezza nella sanità, istituito dall’articolo 3 della legge 24/2017, cosiddetta “Gelli-Bianco”, ha la finalità di raccogliere e analizzare i dati che le singole aziende e i singoli ospedali, nonché i rispettivi centri regionali per la gestione del rischio sanitario, hanno l’obbligo di trasmettere in tema di sicurezza dei cittadini-pazienti e degli operatori oltre che in ambito di contenzioso medico legale.
L'obiettivo è l'elaborazione di misure idonee a implementare le buone pratiche per la sicurezza delle cure e, ove necessario, a uniformare l’attività svolta sul territorio nazionale.
Ne deriva, così, un’azione di monitoraggio su quanto svolto dai Comitati di Valutazione dei Rischi locali e ragionali, ad esempio - tra i tanti - in merito alle infezioni correlate all’assistenza, ma anche le azioni svolte a protezione dei Professionisti, sempre più oggetto di assurdi fenomeni di violenza.
"Onore e responsabilità"
"Il fatto di essere stato scelto a rappresentare, in seno all'osservatorio, la comunità medico Legale italiana, quale esperto designato dal Ministero della Salute - spiega a Primocanale Bonsignore - da un lato rappresenta un riconoscimento che mi onora per l’attività finora svolta nel mio settore, dall’altro mi responsabilizza molto circa l’importante lavoro da svolgere in piena sinergia con la società italiana di medicina legale che, già su altri temi, ha delegato il sottoscritto nelle interlocuzioni col Governo, nonché con le diverse società scientifiche delle aree medica, chirurgica e dei servizi".
IL COMMENTO
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