Nuova puntata di "Tabù, sesso e dintorni", la nostra trasmissione dedicata alla tematica ampia, che riguarda trasversalmente le persone di ogni età. Oggi con i nostri ospiti, il ginecologo Danilo Dodero e l’urologo Carlo Ambruosi, focus sull’orgasmo femminile e sul famigerato punto G e anche sui miti legati alle dimensioni del pene.
Dimensioni del pene: ecco quanti cm. sono la norma
Per quanto riguarda invece alcune curiosità sul sesso maschile, ecco che abbiamo trattato il delicato e altrettanto mitico tema delle dimensioni del pene: “La dimensione considerata idonea perchè non si parli di micropene (che è una patologia vera e propria) è considerata di 8 cm in erezione, visto che si calcola che sia più o meno quella la dimensione della vagina, quindi con questa dimensione si è in grado di soddisfare la donna con la penetrazione" spiega Ambruosi.
Ci sono popolazioni più "dotate" e meno dotate? Ecco quali
"E' vero che a livello fisico ci sono popolazioni più dotate, in particolare gli africani, anche del pene a riposo. E ci sono motivazioni legate proprio alla genetica e al legamento sospensore del pene. Mentre gli asiatici hanno mediamente un pene un po' più corto ma riescono tranquillamente a soddisfare le esigenze delle donne".
Il punto G che cosa è: solo il 40% delle donne lo ha
“Tutti ne parlano ma pochi sanno che cosa sia realmente. E così molti, specie tra i giovanissimi, finiscono per chiedersi se non si tratti di un mito. La risposta è che il Punto G esiste davvero: tuttavia varia molto da donna a donna, perché è un residuo embrionale (corrispondente alla prostata maschile). - spiega Dodero - può quindi essere ben sviluppato e consentire orgasmi vaginali molto intensi, o essere veramente microscopico, senza correlati funzionali e sessuali apprezzabili. Che cosa è esattamente il Punto G? Che cosa accade quando è particolarmente rappresentato e sensibile? Le donne che non manifestano questa sensibilità sono per forza condannate a orgasmi più modesti? Il Punto G è una zona della parte superiore della vagina circa 3-4 cm all’interno. Esiste in un 40% delle donne. Questo non vuol dire che le donne che ne siano prive non possano raggiungere un orgasmo intenso e soddisfacente: dovranno a utilizzare altre strutture della vagina ed i muscoli della vagina con una buona eccitazione mentale. E’ poi possibile ricorrere alla “Punto G Augmentation” per avere una zona erogena più facilmente utilizzabile”.
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IL COMMENTO
Aspettando da 123 anni l'opera che non si riesce a fare
Qualcuno salvi la Liguria che si muove