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Il tecnico di Adria in conferenza sulla vittoria con il Verona e sull'infortunio di Dragowski
2 minuti e 1 secondo di lettura
di Luca Vaccaro

Le parole del tecnico dello Spezia Luca Gotti in seguito alla grandissima vittoria delle Aquile sul campo "Bentegodi" di Verona contro l'Hellas, diretta concorrente per la sfida salvezza.

Su Dragowski:

"Infortunio serio, non abbiamo ancora la certezza di cosa sia però il primo effetto è che non andrà al Mondiale in Qatar con la Polonia. Prima cosa migliori auguri al ragazzo ma ci tengo a fare due dichiarazioni, da sportivo dico grazie al Dr.Gatto del Verona che ha aiutato la nostra dottoressa immediatamente in campo a ridurre la lussazione, in una delle cose belle che questo sport regala, mentre da allenatore dico bravo a Zoet che entra in una situazione delicata e fa un'ottima partita sotto tutti i punti di vista, proprio come successo contro l'Udinese al Picco, dimostrando tutte le sue qualità"

Sulla reazione avuta dallo Spezia che ha consentito di ribaltare la gara:

"Credo che a cambiare il trend della partita sia stato indubbiamente il gol subito intorno alla mezz'ora, perché fino a quel momento la gara era stata giocata sotto ritmo da entrambe le squadre. Il gol subito ci ha fatto cambiare l'atteggiamento, facendoci diventare maggiormente pericolosi già nel finale di primo tempo, ma la chiave è stata quella di portare questo carattere propositivo anche nel secondo tempo"

Sul secondo tempo di oggi, in controtendenza rispetto alle precedenti uscite che solitamente vedevano lo Spezia calare nella ripresa:

"Un aspetto è legato alle gestioni delle partite, dove a inizio campionato abbiamo avuto grossi problemi. Successivamente però c'era già stato un miglioramento collettivo che ci ha condotti fino ad oggi, dove anche in seguito ai cambi ce la siamo giocata uomo a uomo con il Verona, mettendola sui duelli individuali facendo si che la partita prendesse la direzione giusta"

Sul Verona:

"Conosco bene il Verona e oggi mi aspettavo l'Hellas di Juric e Tudor, dato che c'erano molti interpreti di quella squadra protagonisti. So anche cosa vuol dire però vivere la quotidianità in uno spogliatoio dove ci sono state 9 sconfitte di fila, quindi da un parte c'è la potenzialità ma dall'altra la paura, cosa su cui ho preparato molto i miei giocatori durante la settimana. Bisognava essere bravi a leggere i tanti momenti che la partita avrebbe offerto".

Sul mattatore del match Nzola:

"Non è stato solo l'autore di due gol, ma anche di una grande prestazione dentro la partita con continuità. Sempre più sportivi e addetti ai lavori cominciano finalmente a notare le qualità di questo ragazzo"

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