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di Stefano Rissetto

E' cominciata stamattina la rizollatura del manto erboso dello stadio Luigi Ferraris. Fin dall'avvio di stagione, si erano creati problemi, sia per l'intensità del calendario agonistico partito ai primi di agosto con la Coppa Italia, sia per la sfida Italia-Sudafrica di rugby, sia per un fungo che aveva colpito l'erba in piena estate.

Il manto erboso dello stadio di Marassi è da sempre problematico nella nuova versione realizzata tra il 1987 e il 1989 per Italia '90, per via del "peccato originale" di un rialzo in corso d'opera per un difetto di progettazione che rendeva invisibile il campo dagli angoli degli spalti, mentre il precedente campo a schiena d'asino era tra i migliori d'Italia. La decisione della rizollatura completa è stata presa dopo una riunione tra gli specialisti della "Luigi Ferraris S.p.A.", la società mista tra Sampdoria e Genoa che gestisce lo stadio, e l'agronomo della Lega Calcio Giovanni Castelli.

La rizollatura riguarderà 7000 mq e costerà 290mila euro, divisi pariteticamente tra Sampdoria e Genoa. I lavori dureranno fino a mercoledì, consentendo ai tecnici eventuali rifiniture e soprattutto di far "riposare" il nuovo terreno, in vista della ripresa della stagione agonistica, con le due partite consecutive del Genoa, impegnato nel campionato di B il 4 dicembre con il Sudtirol e l'8 dicembre con il Cittadella. La Sampdoria, dopo la pausa per il Mondiale, tornerà a calcare il prato del Ferraris l'8 gennaio alle 18 contro la capolista Napoli.