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di Giovanni Porcella

GENOVA - Quella dell’ex genoano Roberto Breda è una squadra in forma. Il Genoa sulla strada che porta alla A diretta incontra un Ascoli sorprendente: tre vittorie, un pari è un ko nelle ultime cinque partita con 10 punti conquistati.

Una svolta che ha fatto salire i marchigiani al nono posto e con rianimate speranze di raggiungere i playoff quando un mese fa si parlava per i bianconeri solo di salvezza da raggiungere il prima possibile. Brera ha detto: “Ora che siamo sereni possiamo puntare a qualcosa di più grande”. Il Genoa ha nelle proprie mani il suo destino. Battere l’Ascoli a Marassi potrebbe dare il via libera alla festa se il Bari non dovesse vincere a Modena. I rossoblu hanno un’altra combinazione favorevole come il pari di Martinez e compagni con l’Ascoli e la sconfitta dei pugliesi.

Con la carica degli oltre trentamila tifosi (già sorpassato il numero di 28000 presenti ma si punta ai trentaduemila) Gilardino può contare su l’uomo in più, ma snobbare l’Ascoli sarebbe un errore, malgrado sia squalificato il difensore centrale Botteghin che fin qui le aveva giocate tutte. Per i rossoblu nessun giocatore squalificato, ma ci sono molti diffidati che rischiano di saltare la trasferta di Frosinone che potrebbe anche essere ininfluente. Squadra già in campo per l’allenamento. Fermo Criscito con guai al polpaccio, per tutti gli altri nessun contrattempo. Le chiami per dare l’assalto all’Ascoli sono Coda (sostituito a Bolzano) e Gudmundsson fermato dal palo.