GENOVA - Non è partita soltanto la Amerigo Vespucci per il suo giro attorno al mondo che le farà toccare più di 80 località da qui al 2025 con a bordo anche gli allievi dell'Accademia della Marina Militare Italiana, ma anche il catamarano dell’Associazione Lo Spirito di Stella Onlus è in navigazione dalle acque del Mar Ligure fino a Marsiglia per prepararsi a veleggiare attorno al mondo assieme agli atleti del Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa – GSPD e agli omologhi delle Forze Armate Straniere.
A bordo di un catamarano di 18 metri Stella sarà impegnato nella promozione del progetto “Wheels on Waves – WoW Giro del Mondo” consentendo a persone con disabilità di vivere un’esperienza di mare e vela a stretto contatto con la natura. Dopo aver accompagnato la Vespucci fino al porto di Marsiglia si rincontreranno nuovamente in Australia e a Singapore nel 2024. Per Wow, la definitiva partenza sarà ad ottobre, quando alla ricerca del favore degli Alisei, il catamarano salperà dal Porto di La Spezia verso l’aperto oceano Atlantico. Nell’ambito del progetto WoW, il Presidente dell’Associazione Lo Spirito di Stella ONLUS Andrea Stella ha siglato un Accordo di collaborazione con il Ministero della Difesa che consentirà agli atleti del Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa – GSPD e agli omologhi delle Forze Armate Straniere di compiere un giro del mondo, un’esperienza unica nel suo genere, e che permetterà a tutti di condividere a bordo del catamarano le loro storie e il loro percorso.
"Ci saranno 80 cambi di equipaggi e questi equipaggi saranno composti per la maggior parte da militari diventati disabili in servizio e quindi è un modo per rendere onore a chi ha sacrificato non dico la vita, ma una parte di loro per la patria"
La storia di Andrea Stella è purtroppo quella di tanti, una tragica fatalità. Ma al tempo stesso è unica per il suo mettersi a servizio degli altri: "Io a 24 anni mi laureo, vado negli Stati Uniti, mi sparano per rubare un'auto presa in affitto. Non avevo fatto nulla, non avevo reagito assolutamente, anzi, ero in un posto molto vigilato. Amavo la barca a vela, ho avuto l'opportunità di costruire un catamarano perché è un mezzo che non sbanda". Da lì nasce la sua associazione che dal 2003 ad oggi ha portato più di 10 mila persone disabili gratuitamente in barca a vela.
Adesso il giro del mondo è un sogno che si realizza. "Penso che ogni velista abbia il sogno di attraversare l'Atlantico, poi di fare il giro del mondo e quindi da questo punto di vista è un sogno da tanti anni, ma soprattutto un sogno di creare un progetto sociale condiviso, condiviso con la Marina Militare".