GENOVA - Sa di pesto e di champagne l'arrivo a Genova per Wind Whisper, prima over all ad aver tagliato il traguardo davanti a Boccadasse: è lei la prima barca di questa edizione di The Ocean Race ad essere arrivata al The Grand Finale, 'volando' di gran lunga in avanti sulle altre. A salutare l'arrivo i tanti genovesi in mare e non solo, con il gommone con a bordo la Marina Militare e il sindaco Marco Bucci con la bandiera di Genova, la barca dello Yacht Club Italiano, le tante troupe televisive e i fotografi. Poi il saluto della folla in banchina all'Ocean Live Park. Una bella emozione per l'equipaggio dello scafo polacco bianco e rosso, che con il soffio del vento si è guadagnata una bella festa sul palco centrale.
A raccontare la regata è lo stesso equipaggio, che vede una crew variegata: dallo skipper Daryl Wislang, neozelandese, al Lussemburgo, la Norvegia, gli Stati Uniti, l'Australia fino alla Polonia, con Mateusz Gwóźdź che ai nostri microfoni ci ha raccontato quanto "è stata lunga e intensa questa tappa, dall'Aia fin giù lungo l'Atlantico e poi nel Mediterraneo, una volta superato lo stretto di Gibilterra. C'è stato del bel vento ed è bellissimo essere qui al The Grand Finale".
"Non vedo l'ora di mangiare ancora più pesto, l'Italia è un paese bellissimo e noi eravamo già stati qui due anni fa per l'edizione degli europei di The Ocean Race"
C'è chi oggi riabbraccia la famiglia, accorsa subito a bordo per salutare 'papà', chi festeggia il compleanno nel migliore dei modi, ma tutti concordano che questa regata ha lasciato ricordi bellissimi ed indelebili.
"Il momento più difficile? Quello vicino alla costa africana, ma il tempo è stato comunque sempre bello". Concorda anche Liz Wardley, australiana, che ci racconta: "Questo è stato un arrivo magnifico in una città così bella e speciale, in questi giorni scoprirò la città, non vedo l'ora". E per lei il momento più bello della gara è stato quando "siamo finalmente arrivati nel Mediterraneo".
"Gli altri erano già indietro rispetto a noi e questo ci ha dato un po' di sicurezza, ma al tempo stesso eravamo in tensione per mantenere la prima posizione"
Dopo le due settimane di gara, adesso la dieta da snack e spuntini può consentire qualche sgarro tra focaccia e pesto, "la cosa più buona che abbiamo mai mangiato in queste due settimane".
Wind Whisper è un V065 e ha partecipato alla leg 1, tra Alicante e Capo Verde, leg 6 tra Aarhus e l'Aia e poi la corsa finale, la tappa numero 7, fino a Genova. A consegnare la Sprint Cup è stata l'assessore allo sport e al turismo Alessandra Bianchi. Dopo aver festeggiato e bevuto, per loro il meritato riposo, un lungo "nap". Anche perché sabato è il giorno della in-port race, l'ultima gara decisiva per la classifica finale.
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IL COMMENTO
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