GENOVA - I conti sono facili: al Genoa servono ancora 6 punti in 10 partite per chiudere la pratica salvezza. Il tesoretto di vantaggio sulla zona retrocessione è rassicurante con 9 punti sulla terzultima che è il Frosinone a quota 24 con dietro il Sassuolo e la Salernitana ultima e quasi spacciata.
In mezzo altre cinque formazioni dall’Udinese al Verona in una manciata di punti. Li si dibattono anche il Lecce il Cagliari e l’Empoli. Gilardino dopo il ko casalingo col Monza ha riportato tutti con i piedi per terra: “Dobbiamo fare punti perché dietro corrono e la quota salvezza si è alzata”. In passato addirittura i 33-34 punti avevano consentito di tenere la categoria, ma non pare essere l’andazzo per questo torneo. Probabilmente per non correre rischi a 39 punti si è certi di restare in A.
Al Grifone servono due vittorie o un successo e tre pareggi, per arrivare alla meta senza nevrosi. Il vantaggio è rassicurante e poi Badelj e compagni sia con l’Inter che con il Monza hanno dimostrato di giocare e di produrre azioni da gol. E poi c’è un Vitinha in più che si candida per un ruolo di primo piano in questo finale, malgrado seri problemi famigliari. Il portoghese ha attraversato giorni difficili e alla fine del match col Monza ha pianto.
È stato Gilardino a dire che sta attraversando un momento delicato per i problemi della madre. I compagni lo hanno abbracciato e lui comunque si è preso con merito la scena non solo per il gran gol segnato. Vitinha sarà una pedina chiave per questa volata conclusiva e lui si augura di restare. Ma ha fatto bene il mister a dire che la ricreazione è finita e che serve focalizzarsi su queste ultime dieci gare per non dare nulla di scontato. Un po’ di anni servirono anche 41 punti per evitare la retrocessione.
E comunque il prossimo appuntamento è con la Juve che vuole almeno il secondo posto insidiato dal Milan. I rossoblù però soprattutto in casa dovranno fare la differenza negli scontri decisivi con Frosinone, Cagliari e Sassuolo. Ma andando oltre la salvezza, il Genoa può fare anche più di 40 punti per chiudere la stagione con la lode. A Torino con i bianconeri però mancherà Sabelli e Gila sulle fasce (Martin ko) dovrà inventarsi qualcosa anche se Spence, entrato nella ripresa col Monza, ha fatto molto bene.
Infine c’è da chiarire una volta per tutte il caso del rigore. Dopo il siparietto sul dischetto sabato sera con Retegui e Gud entrambi col pallone in mano per tirare il rigore, serve fare chiarezza. Il tecnico ha ribadito che il rigorista è Gudmundson. E con questo la discussione è chiusa. Prima della classifica dei cannonieri e la convocazione in azzurro viene il Genoa. Con sullo sfondo l’accordo per continuare il progetto tra il club e Gilardino che pare sempre più vicino.
IL COMMENTO
Situazione drammatica, presidente Meloni serve incontro urgente
La Liguria vuole tornare a correre, al via i cento giorni di Bucci