Sport

Le iniziative del presidente per restituire dignità ed immagine ad una società devastata dal suo predecessore
1 minuto e 39 secondi di lettura
di Maurizio Michieli

Il primo appuntamento è per venerdì prossimo, 25 febbraio, alle ore 19, allo Samp City di via xx settembre a Genova, dove si terrà una conferenza dal titolo “Il torneo di Viareggio e il settore giovanile blucerchiato come rampa di lancio”. Presenti il presidente Marco Lanna, il responsabile dell’Academy blucerchiata Gianni Invernizzi il testimonial Wladimiro Falcone con il compagno Simone Trimboli. Sarà il primo di una serie di appuntamenti che si terranno sino a maggio, in collaborazione con il museo Samp Doria.

“Attraverso la storia della Sampdoria vogliamo raccontare le origini di ciò che significa essere sampdoriani”, ha sottolineato Lanna, impegnato a restituire dignità ed immagine alla società ed alla squadra con i colori più belli del mondo. Impresa destinata a riuscire – tanto che anche il figlio del popolare Amadeus ha espresso il desiderio, attraverso il padre, di incontrare ed  avere la maglia del capitano Fabio Quagliarella e sarà accontentato -  ma il lavoro di Lanna resta pur sempre in salita, visto il pesante fardello ereditato dalla precedente gestione presidenziale.

L’ultimo è l’obbligo, stabilito dal Tribunale federale nazionale della Figc, sezione vertenze economiche, di versare alla Fiorentina i residui 400mila euro per il pagamento della clausola rescissoria di Vincenzo Montella. Si tratta del saldo, mai pagato, del milione di euro dovuto a suo tempo al club viola per liberare l’allenatore, ancora sotto contratto.

Come se non bastasse, anche per la Sampdoria, come per altre quattro società di serie A, è arrivato l’avviso di conclusione indagini da parte della Procura Federale per il caso delle presunte plusvalenze false. Tre gli scenari possibili: archiviazione, deferimento o patteggiamento. La Sampdoria avrà 15 giorni di tempo per leggere le carte e produrre una difesa.

Nella giornata odierna si è svolta anche l’adunata dei creditori di Farvem, una delle aziende sull’orlo del fallimento dell’ex presidente e tuttora proprietario, attraverso la figlia ed il nipote, della maggioranza del pacchetto azionario di Corte Lambruschini. I creditori potranno anche non pronunciarsi subito sull’omologa o meno del concordato.