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di Marco Bisacchi

GENOVA - La Sampdoria perde col Brescia, scivola fuori dalla zona play off e se la prende con l'arbitraggio dell'arbitro Arena (al Var Volpi). Al di là di una prestazione complessiva che ancora una volta lascia aperti parecchi punti interrogativi sia sulla gestione Sottil (terza sconfitta per il mister che ha preso il posto di Pirlo) sia sul reale valore di questa squadra ad oggi ben al di sotto delle aspettative estive, uno degli episodi chiave diventa il gol annullato ad Akisanmiro nel primo tempo per un presunto colpo di braccio.

Le immagini tv non chiariscono completamente l'episodio e la Sampdoria - attraverso un fermo immagine delle sue telecamere a bordo campo - prova a smentire la decisione dell'arbitro: un colpo di pancia da parte di Akisanmiro e non di braccio. "Secondo noi il gol di Akisanmiro era regolare, la palla l'ha toccata con la pancia. Un gol annullato ingiustamente. Era un gol regolare. L'altro giorno a Cittadella non ci hanno dato un rigore. Io non parlo mai di arbitri. Ma stavolta col Brescia non mi è piaciuta neppure la gestione dei cartellini" dice il tecnico blucerchiato Andrea Sottil.

Sull'episodio del gol di Akisanmiro poi le parole del direttore sportivo Pietro Accardi ai canali ufficiali: "A me non piace parlare degli arbitri perché sono cose che non possiamo controllare. Siamo noi che dobbiamo determinare. Ma è altrettanto vero che gli episodi iniziano ad essere tanti. Compreso quello contro il Brescia. Akisanmiro ha fatto un gol regolarissimo, nessuna immagine chiarisce il fallo di mano. Dalle nostre immagini si vede chiaramente che tocca il pallone con la pancia, il gol è regolarissimo".

Forse la verità sta in mezzo. Di sicuro la Sampdoria non ha avuto grande fortuna nelle ultime due gare - il gol annullato ad Akisanmiro col Brescia e quel possibile rigore di Amatucci su Pedrola nel finale di una gara comunque deludente pareggiata mercoledì scorso a Cittadella (ma anche in quel caso non c'erano immagini chiare) - ma in precedenza ai blucerchiati era andata bene sia col Mantova (i lombardi si erano lamentati per la rete annullata a Mancuso nel finale) sia col Cesena, quando un gol di Shpendi annullato per un fuorigioco di pochi centimetri avrebbe potuto portare i romagnoli sul 4-4 in un'altra giornata tutt'altro che priva di sbavature da parte dei doriani.

Di sicuro la Samp può e deve fare meglio. Manca un'idea di gioco, mancano certezze assolute. Se Coda e Tutino non sono in giornata la squadra fatica a sfondare, stavolta si è rivisto Borini dopo una lunga esclusione (prestazione buona in termini di lotta ma sicuramente anche lui può fare meglio) e più in generale non si vede ancora quella identità di squadra e di gioco di cui parla Sottil da settimane. Dopo un buon primo tempo la Sampdoria è calata molto nella ripresa e la lettura dei cambi da parte dello stesso Sottil non ha aiutato. Le difficoltà insomma non sono state superate con l'esonero di Pirlo (a proposito, l'ex tecnico doriano sta valutando ora la proposta del Modena che lo ha chiamato dopo l'esonero di Bisoli) e la classifica resta deludente.

"Io ho visto un grande primo tempo, forse il migliore da quando sono arrivato. Giocato bene, con concetti. Nel secondo tempo abbiamo fatto sempre la nostra partita, cercando di giocarla. La devo rivedere con calma, forse non siamo partiti tambureggianti come nel primo tempo. Abbiamo preso gol su calcio piazzato. Questo è il dispiacere. Non possiamo prendere due sponde su calcio d'angolo. Sicuramente una brutta botta ma devo fare i complimenti ai ragazzi. Abbiamo dato tutto fino alla fine. Io non vedo il disastro per il risultato, non guardiamo solo il risultato" dice Sottil che poi analizza i cambi: "Venuti l'ho tolto, ho visto Depaoli molto pimpante che attaccava. Era una spinta continua. Un giocatore con spiccate doti offensive. Secondo me negli esterni avevamo spazio. Borini era stanco, era tanto che non faceva novanta minuti. Ho voluto tenere dentro la coppia, l'ho sempre fatta giocare titolare, quella formata da Tutino e Coda. Non c'era La Gumina. La scelta era quella, avere la coppia con più presenza nell'ultima mezz'ora".

Ancora sui cambi, la scelta di rinunciare ad Akisanmiro nella ripresa: perchè? "Akisanmiro è uscito per un cambio di modulo. Nella mia decisione, al di là del gol preso avrei fatto lo stesso cambio. Siamo in casa, eravamo in controllo al di là dei calci piazzati. Il cambio sarebbe stato lo stesso anche senza prendere gol, dunque passare a due con Benedetti e Meulensteen che hanno fatto bene e finire con tre attaccanti con Pedrola dentro. Questa era l'idea. Ha un po' scombinato i piani anche l'espulsione di Riccio. La squadra ha spinto anche in superiorità numerica" dice Sottil.

Riccio poteva evitare il secondo giallo e quindi l'espulsione? "Ci siamo raccomandati con Riccio, un ragazzo giovane che ha già fatto c deiampionati. Anche lì stavo facendo scaldare Vulikic. Anche quella era una mossa che avrei fatto nella gestione dei cambi, che va ragionata. Certo potevo toglierlo e mettere subito Vulikic. Certo, sul secondo giallo poteva accompagnare l'avversario sull'esterno, non era un'azione pericolosa. Di questo abbiamo parlato - dice Sottil - anche Depaoli era ammonito. Dopodiché questo è il calcio, prendi il giallo e resti in dieci. Però ripeto la squadra non meritava di perdere. Anzi nel primo tempo avremmo potuto andare avanti".

E' possibile valutare un definitivo cambio di modulo per dare spazio a Pedrola? "Pedrola gioca aperto e andrebbe a giocare lì anche con una difesa a quattro. Lui è un attaccante esterno, non lo vado a inventare io. Ti crea la superiorità. Potrebbe essere più incisivo, un ragazzo che ha qualità. Un'arma importante che anche contro il Brescia è entrato, ha cercato di puntare l'uomo. Questa squadra oggi ha questo sistema di gioco con questa variante. Più avanti vedremo. Abbiamo perso una partita. Ora non rimettiamo in discussione tutto quello che abbiamo fatto. Almeno io non lo faccio. Io ho visto un buon primo tempo. Andiamo avanti per la nostra strada, ma va analizzato in modo equilibrato" dice Sottil.

Come valutare il ritorno in campo di Borini? "Borini è un giocatore a disposizione, l'ho sempre detto. Ho scelto lui per tenere l'arma Coda in corsa. Siamo alla terza partita. Lui ha fatto la sua partita, è completamente a disposizione. Poi sul lungo è calato ma è un giocatore che darà il suo contributo".

Tutino e Coda che non trovano il gol. "Tutino e Coda hanno grande qualità, sono sicuro che i gol arriveranno di nuovo. Il mio compito è cercare di gestire le risorse. Oggi ho fatto giocare Borini, abbiamo anche La Gumina e Sekulov".

Sabato il Pisa capolista prima della pausa. "A Pisa andremo a testa alta, cercando di recuperare terreno" le parole di Sottil.

Da parte del ds Accardi l'analisi del momento vissuto dalla Sampdoria. "Tutte ci affrontano al massimo e vogliono batterci. Portiamo un nome importante, siamo una squadra importante. Lo sappiamo - dice Accardi - Ci vogliamo stare in questa condizione, le pressioni fanno parte del nostro lavoro. Chi lavora per la Sampdoria sa che maglia indossa e sa qual è l'obiettivo. L'obiettivo è quello di poter vincere più partite possibili. Col Brescia non mi sento di rimproverare nulla alla squadra. Ho visto comunque spirito, anima. Hanno lottato nonostante le difficoltà anche e soprattutto nel secondo tempo, anche quando è andata in svantaggio e con l'uomo in meno. Ci portiamo a casa zero punti ma mi sento di stare vicino alla squadra che meritava un altro risultato".

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