
Fra le tante note liete della serata del Genoa a San Siro c'è l'ottima prova contro l'Inter del classe 2006 Jeff Ekhator. L'attaccante, cresciuto nel settore giovanile rossoblu, ha fatto bella figura sul piano fisico contro avversari molto più navigati di lui (come il campione del Mondo Pavard), ma si è anche reso protagonista di giocate importanti come un suggerimento in profondità potenzialmente letale per Miretti, che però sottoporta è stato poco lucido e non ha sfruttato.
Da giorni mister Vieira pensava di lanciare Ekhator alla Scala del Calcio
Quella di lanciare il giovane attaccante dal primo minuto (per la prima volta nel nuovo corso rossoblu) in un palcoscenico così importante non è stata però una scelta dall'ultimo minuto, ma anzi una decisione ponderata e già presa da giorni da parte di mister Patrick Vieira. "È stato molto difficile scegliere l’undici per stasera perchè hanno lavorato tutti bene questa settimana", aveva detto il tecnico nel pre-match. La realtà, però, è che la posizione di ala sinistra nel tridente offensivo era già assegnata in partenza, tanto che secondo quanto raccolto Ekhator aveva ricevuto la notizia di giocare già da giovedì, alla ripresa degli allenamenti dopo il match contro il Venezia.
La fiducia della società e i problemi di crescita (smaltiti): ora il talento può spiccare il volo
Prima di Vieira, anche Alberto Gilardino aveva riposto grande fiducia in Ekhator, facendolo prima esordire tra i professionisti a inizio stagione (poco dopo è arrivato anche il primo gol in carriera, a Bergamo contro l'Atalanta) e schierandolo poi titolare nel momento più delicato dell'annata, nelle partite contro Parma e Como. In generale, il giocatore è considerato dalla società un grande patrimonio, tanto che recentemente è pure arrivato il rinnovo fino al 2029.
Sembrerebbe essere andato tutto bene finora. E invece no, perchè l'ascesa di Ekhator è stata leggermente rallenata da un piccolo intoppo. L'esponenziale crescita fisica del ragazzo negli ultimi anni, che lo ha portato a quasi un metro e novanta di altezza, gli ha infatti causato qualche fastidio alla schiena, che non gli consentiva di essere fluido nel gioco. Per questo ha svolto esercizi specifici per un periodo di tempo e il suo utilizzo è stato centellinato dallo staff tecnico rossoblu. Esercizi che sono serviti, perchè il dolore è sparito e lui ha potuto presentarsi in campo a San Siro al top della forma, giocando bene e candidandosi a scalare le gerarchie del parco attaccanti rossoblu anche per le prossime partite.
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IL COMMENTO
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