
Una pausa di campionato che inizia - per la Sampdoria - con una classifica che dopo il rocambolesco pareggio di Reggio Emilia non cambia volto. I blucerchiati sono sempre in piena zona play out e per tirarsi fuori sono chiamati (un tormentone che si sta rinnovando di settimana in settimana) a vincere "la prossima partita", che sarà un nuovo scontro diretto in programma sabato 29 marzo col Frosinone. Il solito leit motiv di una stagione che va avanti a piccoli passi.
Avanti con Semplici
Se un'eventuale sconfitta con la Reggiana forse avrebbe potuto aprire anche scenari diversi in panchina - e sarebbe stato anche abbastanza clamoroso visto che oggi Semplici (che pure sinora ha una media punti più bassa di Sottil, suo deludente predecessore) è il terzo allenatore di una stagione che si sta rivelando costante nella sua negatività, da agosto ad oggi - il risultato conquistato dai blucerchiati in Emilia non porta ad alcun cambiamento di rotta. Samp avanti con Semplici dunque, anche perché in questo momento - a 8 giornate dalla fine - non sembrano esserci alternative reali alla permanenza del tecnico fiorentino che pure non ha davvero mai risolto i problemi di questa squadra anche alla luce delle novità del mercato invernale. Da qui alla gara col Frosinone sarà interessante capire se la Samp potrà cambiare modulo magari affidandosi a un 4-4-2 che possa garantire in avanti la convivenza tra Coda e Niang, aspettando il rientro di Tutino che non sarà disponibile prima di aprile.
Espulsione di Niang, che ingiustizia
Il tema Niang, ieri autore del primo gol della rimonta blucerchiata prima del successivo 2-2 di Oudin, si lega anche a una gara che la Sampdoria ha mal giocato almeno per una sessantina di minuti ma in cui poi ha pesato non poco una svista da parte dell'arbitro Marinelli che ha ammonito per la seconda volta e quindi espulso lo stesso Niang al 25' del secondo tempo per un intervento tutt'altro che falloso sul reggiano Meroni (il sampdoriano entra in scivolata ma non c'è alcun contatto, poi il giocatore cade e recita il fallo subito) quando il risultato era sul 2-1 in favore della Reggiana. Sul secondo giallo com'è noto non può intervenire il Var (era Fourneau a seguire il match ai monitor di Lissone) e ad oggi non ci sono neppure troppi spazi di manovra per un eventuale ricorso da parte della stessa Sampdoria per vedersi almeno annullato il secondo giallo e dunque avere a disposizione il giocatore per la prossima gara. Difficile insomma pensare che un eventuale ricorso - a cui la Sampdoria starebbe comunque pensando - possa essere accolto a norma di regolamento. Dunque Niang va verso la squalifica di una giornata nella fondamentale gara col Frosinone.
Il presidente del collegio sindacale: "Investiti 100 milioni dalla società, siamo tutti arrabbiati"
Intanto ha fatto il giro del web tra i tifosi blucerchiati l'intervento di Francesco Spinoso, presidente del collegio sindacale della Sampdoria, in risposta a un post firmato sui social da Roberto Pittaluga, presidente della Sampierdarenese e fondatore dell'Associazione "A mae Samp - la mia Sampdoria".
"Io sono stanco di illazioni, supposizioni che la società non abbia investitori seri e che venga messa in dubbio la serietà, la volontà e la voglia di andare dove meritiamo - scrive Spinoso, in una risposta comparsa ieri sera su Facebook e poi rimossa in mattinata - io sono quello che attesta con tutte le mie responsabilità davanti a tutti gli organi preposti nonché nella mia professionalità che la società è legalmente e correttamente gestita. Sono stati messi oltre 90 milioni al 31 dicembre 2024 e intorno a 100 in questo trimestre. Di questo oltre la metà sono andati a pagare debiti della disastrosa gestione precedente che ammonta a poco meno di 100 milioni all’omologa. Io sono incazzato, il presidente è incazzato, gli investitori sono incazzati, il direttore sportivo è incazzato, immagino che anche l’allenatore sia incazzato (allenatore che non ho ancora avuto il piacere di conoscere ). I risultati sportivi sono un’altra cosa purtroppo. Si è tentato di fare una squadra da serie A ad agosto si è cambiato molto a gennaio e ci sono sempre problemi. Possiamo dire che in campo non va il presidente non va il direttore sportivo, non va l’allenatore, non ci vado io. Basta, la società e tutti noi cerchiamo di fare il possibile ma smettetela di dire cose che non stanno né in cielo né in terra. Incazzatevi con chi di dovere. Ci arrivate da soli se c’è qualcuno o alcuni responsabili. Vi ringrazio per la comprensione e mi scuso per i toni ma è dura per voi quanto per noi e ad oggi la formula magica non l’abbiamo scoperta. Mi sembra che Milan o Juve non l’abbiamo scoperta altrettanto per far un esempio. Forza Samp, ce la faremo in questa stagione disgraziata".
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IL COMMENTO
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