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di Giovanni Porcella

La sosta capita a fagiolo. Il Genoa rivitalizzato dal successo con il Torino è ora in stato di grazia fisico e psicologico. Il capitano dei rossoblu Sturaro, sempre tra i migliori, ha parlato di scintilla nella squadra ed è chiaro che il Grifone si è acceso.

Da quando è arrivato l'allenatore tedesco è cambiato tutto. Blessin è intelligente. Infatti mentre tutti ora esultano, lui subito dopo aver saltato sotto alla Nord, ha detto che la testa era già a Verona e che val bene sottolineare che non et stato fatto ancora nulla.

Insomma allacciate le cinture dell"ottovolante", tante sono le partite che mancano al termine. Nelle prossime 8 gare si fa la storia del campionato. Il Genoa ci arriva carico come una molla ma il calendario non è facile (peraltro nemmeno le concorrenti hanno strade in discesa) con, dopo la trasferta a Verona, ecco la Lazio in casa quindi il Milan fuori poi il Cagliari a Marassi e il derby.

Ultime tre? Juve al Ferraris, Napoli fuori e gran finale a domicilio col Bologna. Quanti punti servono? Almeno 34, meglio 35. Rotto il ghiaccio in casa col Torino servono almeno tre successi e una manciata di pareggi. Intanto in questa pausa il Genoa può recuperare tutti tra cui Ekuban e Piccoli. Amiri potrà mettere minuti nelle gambe come Bani visto che a Verona giocherà lui per la squalifica di Ostigard.

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