Cronaca

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Sono i primi effetti che la nuova manovra ha determinato in campo sanitario. Chiamateli tagli. La direttiva, che impone la riduzione delle operazioni in day hospital trasformandole di fatto in prestazioni ambulatoriali, arriva da Roma e la Regione si è subito adeguata. Una partenza in sordina, tale da non essere sbandierata ai quattro venti, ma comunque attiva ormai da un paio di settimane. E a saperlo, finora, sono stati soltanto coloro che si sono dovuti confrontare a vario titolo con il sistema sanitario. Così torna il ticket per interventi operatori che non vengono considerati particolarmente complessi: in tutto 46 euro e 15 centesimi, tra la richiesta e l'operazione vera e propria. E' stato detto che questo ticket comprenderebbe un pacchetto che prevede anche altre prestazioni ma in realtà non è così, come ci ha confermato un nostro ascoltatore che si prepara a farsi operare di cataratta. Anzi. Per lui, il secondo intervento nel giro di qualche mese ma con sostanziali novità. Il ticket, certo, ma pure la pressoché totale scomparsa della trafila che precede l'intervento. A settembre, una settimana prima dell'operazione, era stato sottoposto ad esami del sangue, visita oculistica, visita cardiologica con elettrocardiogramma e visita con l'anestesista. Di tutto questo, stavolta, è rimasta la sola visita oculistica. Forse perché ho già fatto tutto qualche mese fa, ha pensato. E invece no: proprio dovuto ai tagli, così come gli ha confermato un'incolpevole infermiera. E se, non facendoli fare, questi esami probabilmente non sono strettamente necessari per l'ottimale esito dell'operazione (anche se comunque venivano eseguiti fino a un mese fa), è tuttavia la conferma che un ulteriore esborso economico da parte dei pazienti si accompagna, almeno in questo caso, ad una inaccettabile riduzione delle prestazioni.